Roccadia |
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StoriaL’abbazia di Rocca Dei o Roccadia fu fondata da alcuni monaci di Sambucina nel 1176, sulle colline di Lentini in diocesi di Siracusa. Nel 1224 Federico Il restituì al monastero cistercense i beni che in precedenza aveva ad esso tolto e contemporaneamente diede avvio alla costruzione della chiesa di Murgo, primo edificio di un complesso dove i monaci di Roccadia avrebbero potuto in seguito trasferirsi. I lavori furono però arrestati, forse in seguito alle tensioni che sorsero tra l’imperatore e papa Gregorio IX, e la comunità rimase a Roccadia. Verso la metà del XIII secolo il monastero andò in rovina, fu riediflcato per volere di Manfredi, dotato di nuovi privilegi da parte di Carlo I d’Angiò e restaurato alla metà del XV secolo. Fu completamente distrutto da un terremoto nel 1693 e la sua comunità monastica si dovette trasferire nella nuova città di Carlentini, restando in vita fino all’inizio del XIX secolo quando il monastero fu soppresso dal Governo borbonico che ne vendette i beni. ArchitetturaNessun autore dà descrizioni dell’abbazia cistercense, ritenuta anzi completamente scomparsa. Secondo Agnello l’abbazia sarebbe stata venduta dal Governo borbonico al barone Giovanni Riso, che avrebbe costruito sui ruderi il suo palazzo. La Guida TCI però segnala nella zona archeologica a sud della moderna Lentini, «i ruderi della chiesa e del convento, crollati nel 1693», la cui entità dovrebbe essere sufficiente per risalire alla planimetria originaria. BibliografiaL. JANAUSCHEK, Originum Cisterciensium, tomo I, Vindobonae 1877, ristampa anastatica Ridgewood (U.S.A.) 1964, p. 174, CCCCXLV; B. G. BEDINI, Le abazie cistercensi d’Italia, Casamari 1980 (IV ed.), p. 73. Foto |
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