Andrea di Sestri, Sant’ |
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StoriaQuest’abbazia non fu fondata dai Cistercensi, ma secondo alcune fonti, la sua esistenza si dovrebbe far risalire al VII sec., quando vi si insediarono i primi regolari dediti alla preghiera, formandosi in breve tempo un monastero benedettino. La località precisa era un isolotto detto della Gabbaia (o di Sant’Andrea), a 9-10 Km da Genova; quando San Bernardo si trovò a Genova per la questione dello scisma di Anacleto II, fu caldamente invitato dalla popolazione a diventare suo Vescovo; ma egli rifiutò, promettendo di mandare dei suoi confratelli per l’insediamento in un monastero. Questi andarono così ad occupare l’esistente convento di Sant’Andrea, abbandonato dai Benedettini e acquistato dal terzo abate di Cîteaux, santo Stefano Harding: la data precisa di insediamento è quella del 5 novembre 1131. Nel 1132 l’abbazia fu trasferita in località collinare detta della Colombara, e ciò si rese necessario per l’aumentato numero dei monaci; in essa dimorò per qualche tempo sant’Alberto, fratello converso, il quale poi si ritirò a vita eremitica, venerato già in vita per i numerosi miracoli che ottenne dal Signore per i fedeli che lo pregavano. Oggi il suo santuario si trova sul monte Contessa, vicino a Sestri, ed esso custodisce i resti mortali del santo. L’importanza che via via assunse il monastero è testimoniata dal fatto che nel 1254 Sant’Andrea ebbe una figlia in Sant’Andrea di Rivalta Torinese, acquistata da canonici Agostiniani ridottisi in estrema povertà e costretti così a vendere. Nel 1478 fu istituita la Commenda da Papa Sisto IV, che significò inizio della decadenza per l’abbazia; infatti dopo circa 90 anni la famiglia monastica cistercense si estinse; nel 1569 Pio V concesse il monastero ai Domenicani, che vi rimasero fino al 1797, anno della soppressione e i beni passarono alla mensa arcivescovile di Savona. Nel 1938 vi si reinsediarono dei monaci benedettini di Genova, ma non vi rimasero a lungo: infatti nel 1962, si trasferirono, in quanto disturbati dai disagi della zona industriale e aeroportuale. ArchitetturaIl Bedini fa un piccolissimo accenno alla chiesa dicendo che essa, restaurata, conserverebbe le forme primitive del XIII sec. Riguardo al complesso in genere, in Liguria, si trova detto che le costruzioni originarie avrebbero subito numerose manipolazioni, soprattutto nel XIX sec. E che, recentemente, sarebbero state date in affitto ad agricoltori. BibliografiaItalia Benedettina, II, Liguria Monastica, Cesena 1979, pp. 109-111, sch. 10. SALVI G., La badia di S. Andrea a Sestri, Genova, 1943. Foto |
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