Wettingen |
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StoriaL’abbazia di Wettingen, della filiazione di Morimond attraverso Salem, ricevette la prima comunità nel 1227. Gli atti preliminari e le trattative per la realizzazione della nuova abbazia furono laboriose, iniziarono nel 1220 per terminare con l’ingresso della prima comunità appunto nel 1227. Numerose donazioni dei nobili locali costituirono, fin dall’inizio, un solido patrimonio economico Iniziarono presto i lavori per la costruzione degli ambienti monastici e della chiesa che venne consacrata nel 1256, da parte del Vescovo di Costanza, Eberhard. Il periodo più florido dell’abbazia furono i secoli XIII e XIV quando si contavano abitualmente da 30 a 40 monaci, ai quali bisognava aggiungere un certo numero di conversi. Più tardi, a causa dell’estesa proprietà terriera si dovette far ricorso ad un gran numero di operai nelle officine e laboratori fuori nelle immediate vicinanze dell’abbazia, mentre per i terreni lontani dalla clausura, oltre che l’attività dei fratelli conversi, fu necessario ricorrere anche a servi e fittavoli. L’amministrazione di tutti i beni, l’assistenza spirituale a diverse abbazie di monache e successivamente la cura delle parrocchie contribuirono alla diminuzione dei membri residenti abitualmente nell’abbazia. Dalla seconda metà del secolo XVI all’inizio del secolo XVII Wettingen ha fondato ben otto abbazie di Monache cistercensi: Magdenau, Selnau, Tänikon, Wurmsbach, Frauenthal, Gnadental, Kalchrain e Feldbach. Difficoltà interne e rovesci di fortuna si susseguirono già dalla fine del secolo XIV e l’inizio del secolo XV, per cui l’abbazia fu coinvolta nella generale crisi ecclesiastica di questi secoli. Infine, le guerre tra la Germania e la federazione elvetica contribuirono ad aggravare la situazione sia economica che spirituale La storia architettonica dell’abbazia ha subito molte e vicissitudini e ripetute ricostruzioni e ristrutturazioni causate da guerre, incendi o gusto mutato specie al tempo del Barocco o Rococò Dopo la prima consacrazione del 1256, in cui non erano terminati tutti i lavori, nel 1294 si ha la seconda consacrazione dopo il completamento del transetto, dell’abside e dei 14 altari. La chiesa si sviluppa a tre navate per circa 60 metri di lunghezza e 20 di larghezza. La ristrutturazione settecentesca, di chiara impostazione Rococò, ci presenta la chiesa divisa in due corpi, il primo comprende le tre navate; il secondo dal transetto fino all’abside. In questa parte si trova il bellissimo coro seicentesco realizzato dal maestro Hans Jacob in due file di scanni per un totale di 50 posti.Gli intagli degli schienali raffigurano diversi santi, dottori della chiesa e personaggi legati alla storia dell’abbazia. Nel 1352 Wettingen viene dichiarata Abbatia nullius e inizia la sua attività pastorale nelle parrocchie della propria giurisdizione e nel 1408 è incorporata anche la parrocchia di Baden. L’abate prende parte al Concilio di Costanza nel 1439 e nel 1440, la chiesa abbaziale viene nuovamente consacrata nel 1507 e dopo dieci anni di restauro viene riconsacrata la chiesa monastica. La propaganda dei Riformatori Luterani conquista anche l’abate e la maggior parte della comunità che passano alla fede dei Luterani per due anni dal 1529 al 1531. L’abbazia viene ampliata con altre costruzioni, addossate sul lato dei monaci, fra gli anni 1601-1613. e nel 1624 viene aperta una scuola superiore di filosofia e teologia che sarà soppressa nel 1835. Di notevole interesse sono le vetrate che chiudono le gallerie del chiostro ristrutturato dopo l’incendio del 1507 che distrusse tre lati, risparmiando quello adiacente la chiesa. In esso si conservano due vetrate risalenti al 1280 e raffiguranti la testa di Cristo al centro, contornata da tre medaglioni con decorazioni floreali ed in un medaglione a sei lobi la Vergine in trono con il bambino in braccio e ai piedi un monaco inginocchiato, probabilmente il committente. Le vetrate del ricostruito chiostro sono state realizzate in più periodi dal 1517-1522 da Antoni Glaser, dal 1550-1580 da Jos Murer, Niklaus Bluntschli, Karl von egeri e dal 1616 al 1626 da Hans Ulrich Fisch e Christoph Brandenberg. Gli edifici che si ammirano ancora oggi sono quelli che furono restaurati in stile Rococò tra gli anni 1682 con la ristrutturazione della cappella dedicata a Maria Vergine fino al-1754 con le decorazioni della chiesa e degli altari in stile Rococò. Dal 1798 iniziarono le secolarizzazioni prima con la proibizione di ricevere novizi e la stessa abbazia divenne un quartier generale delle truppe francesi e l’anno successivo per alcuni mesi divenne presidio delle truppe austriache e russe. Nel 1805 fu riaperto il noviziato, ma nel 1833 fu definitivamente chiuso e due anni dopo fu soppressa la scuola filosofico-teologica e l’abbazia divenne proprietà dello Stato. La soppressione definitiva della comunità cistercense fu decretata nel 1841. I Monaci, grazie alla tenacia dell’ultimo abate Leopold Höchle rimasero per alcuni anni ancora ospiti nell’abbazia fino al 18 agosto 1854, quando con un decreto del papa l’abbazia austriaca di Mehrerau divenne priorato della congregazione cistercense svizzera e tutti i privilegi e i diritti furono trasferiti a Mehrerau. In questo modo la congregazione cistercense svizzera continua la sua esistenza in Austrtia. Dopo i lunghi lavori di restauro, iniziati subito dopo l’ultima guerra mondiale, la chiesa attualmente è aperta al culto ed è un centro di attività sociali e culturali. Foto |
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