Fossano

Storia

Il Monastero della SS. Annunziata in Fossano ebbe le sue origini fin dal 1125, nella campagna fossanese, in una località chiamata Gerbo.

Col succedersi del tempo, divenne pericoloso abitare in luoghi isolati. Le guerre continue mettevano in pista sul nostro territorio soldataglie che distruggevano, depredavano e maltrattavano le monache.

Nel 1592, per interessamento del Vescovo e del Comune di Fossano, esse poterono ritirarsi nella cinta delle mura della città, precisamente nel Caseggiato dei Cavalieri di Malta che fu adibito a monastero. In omaggio alla Duchessa Caterina d’Austria, che teneva la reggenza per il Duca di Savoia, allora assente e per la cui mediazione le monache avevano ottenuto l’edificio, il Monastero fu intitolato a S. Caterina.

Le Monache vi rimasero fino alla soppressione degli ordini religiosi sotto la Rivoluzione francese, durante la quale furono costrette a lasciare il loro ritiro e tornare nelle loro famiglie.

Il 21 marzo 1825, per opera di Mons. Fransoni, allora Vescovo di Fossano, il Monastero fu ripristinato nei locali della SS. Annunziata, già convento dei Minori Osservanti,

essendo quello di S. Caterina quasi distrutto.

Il governo Rattazzi tolse alle monache i loro beni. Esse furono costrette ad aprire un educandato con scuole private per aver modo di vivere. Più tardi, chiuso l’educandato, si tenne solo la scuola elementare e materna che funzionarono fino all’anno 1971.

Poi, per mancanza di insegnanti e per le nuove esigenze della scuola che richiedevano di uscire dalla clausura per frequentare corsi di aggiornamento, si chiuse l’attività scolastica e le contemplativa, con clausura papale come tutti i Monasteri cistercensi femminili d’Italia.

Attualmente le loro attività sono: lavori di particole e giardinaggio. Ma l’occasione principale rimane la preghiera.

L’Opus Dei – l’Ufficio divino –, la continua ricerca di Dio formano la lode perenne al Creatore e una garanzia di benedizione e di grazia per i fratelli.

Nel silenzio della clausura, lontane dal mondo, esse possono raggiungere le alte vette della santità.

Un fulgido esempio ci è offerto dalla Serva di Dio, Donna Angela Veronica BAVA, che visse in questo monastero.

Nata a Fossano, il 20 maggio 1591, da una delle più nobili famiglie della città, a quindici anni, mentre il mondo aristocratico le offriva vita brillante e gioie esaltanti, si consacrò a Dio per un più grande Amore.

Morì il 14 aprile 1637 all’età di 47 anni.

Le virtù straordinarie, praticate in vita, i segni prodigiosi dopo la sua morte e le molte grazie ottenute per sua intercessione confermarono la fama della sua santità.

Recentemente, il 28 aprile, 1978, alla presenza del Vescovo, Mons. Dadone, del Vicario generale della Diocesi e degli esponenti del Clero fossanese, eseguita la ricognizione canonica, le reliquie sono state collocate in un nuovo Sacello in Cattedrale, dove Donna VERONICA aspetta, con la gloria della risurrezione, secondo i voti del popolo fossanese, anche quella degli altari.

La presenza di una Comunità orante nella Chiesa locale è decisamente positiva. Anche se la chiesa esterna del monastero non è molto funzionale in quanto tutta la vita liturgica della comunità ecclesiale si svolge in parrocchia, esso rimane sempre il punto di orientamento per molti, tra gli ex-allievi e ex-allieve, che vengono a cercare, in chi li ha formati alla verità, un consiglio, una preghiera per meglio realizzare la loro vocazione cristiana.

È così che il compito di quelle che furono le educatrici di un tempo, continua più efficacemente nel silenzio e nella solitudine. Il seme di bene, gettato nel cuore dei giovani, crescerà e il Signore, con un potenziale di grazia sempre più ricco, lo porterà a maturazione per la Sua gloria e per la realizzazione del suo piano di salvezza.