Donato in Polverosa, San |
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StoriaNel 1239 gli Agostiniani furono sostituiti dagli Umiliati che nel 1251 lo cedettero alle monache Agostiniane. Il 23 settembre 1251 Giovanni, vescovo di Firenze concede alle monache agostiniane un terreno nel territorio di San Donato in Torri per la costruzione di un monastero. Probabilmente si trattò di una donazione per operare degli interventi di ristrutturazione sul monastero preesistente. Il 17 dicembre 1256, il medesimo vescovo concede l’indulgenza a tutti coloro che faranno elemosine per il monastero di San Donato. Il capitolo generale dell’Ordine cistercense del 1281 approva e conferma l’incorporazione all’Ordine delle Agostiniane residenti in San Donato, fatta dagli abati di San Martino di Parma e di San Galgano, purché ottengano il consenso del vescovo di Firenze. Il monastero sarà soggetto a San Galgano, come risulterà da documenti successivi. Poiché il capitolo generale, in quel periodo, si celebrava ogni anno, è da ritenersi che tale incorporazione, di competenza definitiva dello stesso capitolo, sia avvenuta provvisoriamente, nell’intervallo tra i capitoli del 1280-1281. Non credo quindi sostenibile l’affermazione del Calzolai che anticipa l’incorporazione alle cistercensi al 1259. Il 4 settembre 1310 un monaco di Settimo ottiene dal vescovo di Firenze un censo annuo per le monache di San Donato. Nel 1441 il capitolo generale accetta la rinunzia, non si sa per quali motivi, richiesta dall’abadessa di San Donato. Il 20 febbraio 1442, Eugenio IV, per assecondare la richiesta dell’abate di Settimo, Timoteo, che desiderava un ‘ospizio’ in città per i suoi monaci, concede a Settimo il monastero delle monache cistercensi di Santa Daria Maddalena de’ Pazzi in Borgo Pinti e trasferisce contemporaneamente la comunità femminile a San Donato in Polverosa, incorporandola ad essa. Nello stesso anno 1442 “Eugenio IV sottomette San Donato a Settimo, sottraendolo a San Galgano, troppo lontano per l’assistenza alle monache”. La comunità di San Donato prosperò notevolmente sia economicamente che spiritualmente, se nel 1557 fu in grado, in un periodo in cui le comunità soprattutto femminili avevano una consistenza numerica ridotti sima, di inviare 7 monache al nuovo monastero “della Duchessa”, a Viterbo, fondato da Donna Geronima Orsini, duchessa di Parma, Piacenza e Castro. Nel 1597 San Donato era ancora abitato dalle monache cistercensi. Solo una attenta e completa lettura di alcune filze, molto voluminose che costituiscono delle miscellanee di documenti riguardanti diversi monasteri, potrà determinare l’anno preciso di estinzione dell’abbazia, che molto verosimilmente è prima del 1668. Dopo questa data, infatti, nelle altre miscellanee successive non compare più il suo nome. Attualmente la chiesa romanica è parrocchia. Del monastero restano alcune strutture, attribuibili allo stesso periodo della chiesa o poco posteriore, che si trovano a ridosso della parete sinistra della stessa chiesa. Una parte è stata riservata per la canonica e attività parrocchiali, mentre l’altra è stata trasformata ad abitazioni private. (Goffredo Viti) BibliografiaJ.M. CANIVEZ, Statuta Capitulorum generalium Ordinis Cisterciensis ab anno 1116 ad annum 1786, Lovanio 1933-1941, 8 voll., III (1935), p. 211; C.C. CALZOLAI, La Chiesa Fiorentina, Firenze 1970, pp. 76-77; P. ROSELLI-O. FANTOZZI MICALI, Itinerari della memoria. Badie, conventi e monasteri della Toscana (province di Firenze, Pisa, Pistoia, Siena), Firenze 1987, s.p, n. 7.
FONTI INEDITE ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE Compagnie Religiose Soppresse, filza 390, fascicolo 10; 396, 18; 397, 19; 398, 20-21. Diplomatico di San Donato in Polverosa. Diplomatici dei Cistercensi, n° 38, I e II parte.
FONTI EDITE CANIVEZ, 1935, vol. III, p. 211, e vol. IV, 1936, pp. 510-511. VITI, I Cistercensi tornano …, 1978, p. 158.
LETTERATURA G. CAROCCI, I dintorni di Firenze, Firenze 1907, vol. I, p. 336. C. C. CALZOLAI, La Chiesa Fiorentina, Firenze 1970, pp. 76-77. R. DAVIDSHON, La Storia di Firenze, 8 voll., Firenze 1972-1978; vol. I, pp. 792, 868; vol. II, p. 576; vol. V, p. 440. Foto |
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