Homepage

Pietro di Prà, San

 

Storia

Il monastero di S. Pietro di Pra’ è strettamente legato alle vicende storiche del monastero di S. Maria della Vezulla, considerato una delle più antiche fondazioni dei Canonici di Mortara nel Genovesato. La chiesa intitolata alla Vergine sorge in località Vezulla, nel territorio di Masone(Genova), ora Diocesi di Acqui, ma in antico dipendente dal Vescovo di Tortona.

Da un documento redatto in Genova presso la cattedrale di S. Lorenzo il 29 ottobre 1159, si deduce che in quel periodo la chiesa della Vezulla era già in costruzione (1), ma l’atto che per primo ed unico ne attesta la sua appartenenza ai Mortariensi è il Privilegio di Urbano III del 1187 (2) che lo annovera fra i possedimenti dei Canonici di Mortara.

Da un atto testamentario del 1164, risulta che la Chiesa di S. Maria della Vezulla a sua volta possedeva nel ponente genovese, in località denominata “Vulturi” o “Prato Vulturi”, una chiesa dedicata a S. Pietro con annesso monastero, identificabile oggi con la chiesa di S. Pietro di Pra’.

Da scavi effettuati nella chiesa di S. Pietro nel 1642, fu rinvenuta una lapide sepolcrale del 1171 che attestava l’avvenuta sepoltura nella medesima chiesa, del suo fondatore, il Console di Genova Ansaldo Mallone, che fu console della Repubblica per più volte a partire dall’anno 1134 (3).

A metà degli anni venti del secolo XIII sia la chiesa di S. Maria della Vezulla che la chiesa di S. Pietro di Pra’, interruppero il primitivo collegamento con i Canonici di Mortara. In un atto testamentario del 1231, la chiesa di S. Pietro di Prà viene infatti già annoverata in un elenco di fondazioni cistercensi. Sembra pertanto che la chiesa di S. Pietro abbia seguito la sorte della chiesa di S. Maria della Vezulla, ad essa legata, che dopo essere divenuta monastero femminile, passò all’Ordine Cistercense con le sue dipendenze, verso il 1225.

Nel Capitolo Generale Cistercense del 1230, gli Abati riuniti, decretavano l’incorporazione delle monache appartenenti al monastero di S. Maria della Vezulla e sue dipendenze (5).

Al momento, l’unica data certa di inizio della vita monastica cistercense in S. Pietro di Pra’ sembra pertanto essere il 1230.

Il sito informatico @Genovanet, senza citare le fonti, riporta invece come anno di fondazione del monastero ed inizio della vita monastica cistercense il 1134, anno in cui il Fondatore, Ansaldo Mallone, divenne Console della Repubblica di Genova per la prima volta ed in concomitanza con la venuta a Genova di S. Bernardo di Chiaravalle.

In ogni caso, vivente la comunità cistercense, il monastero di San Pietro dipese dal monastero di Sant’Andrea di Sestri e ospitò a lungo un ospedale.

Nel 1515 il monastero di San Pietro venne unito a quello di San Tommaso di Genova e l’ordine cistercense ne fu allontanato.

Nel 1631 chiesa e monastero furono venduti ad un privato, Antonio Torta, che fece demolire le tre navate della chiesa. Pertanto della chiesa originaria duecentesca rimangono solo le tre absidi a sezione quadrata, il transetto ed il campanile romanico situato sul braccio sinistro del transetto.

Il complesso mutò varie volte proprietà: appartenne ai Grimaldi che accanto costruirono il loro palazzo, passò poi agli Spinola e, a metà del Settecento, ai Negrone, e venne più volte ristrutturato. Nel 1939 la proprietà passò infine all’"Opera Giosuè Signori" che nel 1996 provvide ad una totale ristrutturazione degli edifici e della chiesa.

Del gran numero di opere d’arte che si trovavano nella chiesa ne sono rimaste solo alcune in quanto, la maggior parte di esse, sono rientrate nella proprietà Negrone nel 1939, al momemto dell’ultima cessione del complesso.Tra le opere residue è possibile osservare un bassorilievo marmoreo del quattrocento, raffigurante la Crocifissione, il tabernacolo in marmo dell’altare maggiore e la pala del santo titolare attribuita a Luca Cambiaso.

Note:

(1) V. Polonio, Canonici Regolari;

(2) G. Bertuccini, S. Maria della Vezulla;

(3) Annali Genovesi di Caffaro e dei suoi continuatori, Vol. I pagg. 36 e segg.;

(4) V. Polonio, Canonici Regolari;

(5) J.M.Canivez, Statuta Capitulorum Generalium Cisterciensis a. 1230:

V. Nitopi, S. Pietro di Pra’;

Scheda monografica di S. Pietro di Pra’ in Monasteria Nova pp. 213 / 216;

Vedi più in generale: Mortariensis Ecclesia, Cristina Andenna, LIT Verlag Editore 2000 pp. 280/282

Bibliografia

Italia Benedettina, II, Liguria Monastica, Cesena 1979, p. 138, sch, 56.

Foto

  
Pietro di Prà, San
Nome completo: San Pietro 
Nome originario:  
Nomi alternativi:  
 
Ordine originale:  
Ordine attuale: Suore Brignoline 
Congregazione attuale:  
Filiazione di:  
Linea di:  
N. di fondazione: (Janauschek):  
Stato Giuridico:  
Figlie
 
Date
Fondata nel: 1171 
Cistercense nel: 1171 
Chiusa nel: 1515 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

16157  Prà (GE)
Italia
Regione: Liguria 
Nazione: Italia 
Diocesi antica:
Diocesi attuale:
Coordinate:
44.42948541546669, 8.790687567635203
Google Maps wikimapia

Visualizza una mappa più ampia
Latitudine: 44° 25' 46''
Longitudine: 8° 47' 26''
Contatti
Telefono:  
Fax  
e-mail
Indirizzo Web Web
Wiki  
Stato dell’edificio:
Stile dell’edificio:
Visita:  
Attività
Lavori:
Shop Negozio: