Novara di Sicilia |
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StoriaLa data e gli autori della fondazione del monastero di Santa Maria di Vallebona sono incerti. Per alcuni storici l’abbazia sarebbe sorta nel 1137, per iniziativa di Ruggero II che aveva invitato san Bernardo a divenire abate, ma quest’ultimo aveva rifiutato, mandando in Sicilia il suo discepolo Ugo. Bedini fece però notare che Ruggero parteggiava per l’antipapa Anacleto II e quindi sarebbe stato inopportuno invitare sul suo territorio san Bernardo, esponente di Innocenzo II. La fondazione dovrebbe essere invece avvenuta sì nel 1137 ma per opera di alcuni monaci basiliani e solo nel 1172 il monastero entrò a far parte dell’Ordine cistercense come filiazione di Sambucina. L’abbazia acquistò importanza e divenne madre di Roccamadore (1193) e di Santa Maria di Spanò (1263), entrambi in territorio messinese. Di essa non si hanno più notizie lino al 1784 quando la comunità religiosa si trasferì a Roccamadore, probabilmente in seguito alla soppressione del monastero voluta dai Borboni. I locali dell’abbazia furono venduti, andando ben presto in rovina e nel nostro secolo sulle sue rovine è stato eretto un orfanotrofio. ArchitetturaLe notizie sull’abbaziale di Santa Maria di Vallebona sono contrastanti. Alcuni autori la danno come esistente, mentre la Belfiore accenna all’esistenza di ruderi, peraltro mai rilevati. Secondo la studiosa ci sarebbe ancora una piccola chiesa cruciforme, che però potrebbe anche essere una ricostruzione più tarda, effettuata sulle rovine dell’antica abbaziale cistercense e forse neanche fedele al tracciato originario. BibliografiaL. JANAUSCHEK, Originum Cisterciensium, tomo I, Vindobonae 1877, ristampa anastatica Ridgewood (U.S.A.) 1964, p. 164, CCCCXIX; B. G. B. G. BEDINI, Le abazie cistercensi d’Italia, Casamari 1980 (IV ed.), Le abazie cistercensi d’Italia, Casamari 1980 (IV ed.), pp. 67-68; U.D. NATALE, Novara di Sicilia, Palermo 1968. Foto |
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