Dallas

Storia

L’abbazia di Dallas mutua il nome dalla città che la ospita, nel Texas nord-orientale. Dallas non è un vocabolo di origine spagnola, come molti credono, bensì il cognome di un politico statunitense.

La città, ubicata a 450 km dal Golfo del Messico, si adagia su un’area la cui altimetria oscilla tra i 150 e i 210 metri sul livello del mare, a clima abbastanza mite e con piogge abbondanti omogeneamente distribuite nell’arco dell’anno.

La popolazione nord-texana è per lo più anglo-protestante, con prevalenza battista e con una presenza cattolica di 1 su 15. Le diocesi di Dallas e di Fort Worth, tuttavia, contano circa 250.000 cattolici e varie istituzioni cattoliche, tra cui l’università di Dallas, realizzata con la collaborazione dei monaci.

La comunità di Dallas è costituita dai monaci, in esilio, della colta e prospera abbazia ungherese di Zírc: trasferendosi in America, essa ha impostato la vita sul modello tradizionale del paese d’origine. Zirc: fu fondata nel 1182 direttamente da Clairvaux e, lungo i secoli, ha sempre tenuto caro il legame con la casa-madre. Le autorità secolari locali favorirono tale influsso francese, in quanto esso avrebbe potuto in qualche modo frenare l’aggressività del Sacro Romano Impero. I Cistercensi furono trattati con simpatia per 400 anni, fin quando non vennero soppressi dall’azione degli eserciti turchi e dei riformatori protestanti.

Agli inizi del ‘700, Zirc rifiorì ad opera di monaci provenienti dalla Slesia, e durante il secolo dei “lumi”, si fece progressivamente carico dell’educazione del popolo al punto di riuscire ad organizzare, nel secolo successivo, 5 prestigiose scuole e ben 15 parrocchie. Concessioni di estesi fondi consentivano ai monaci di finanziare queste istituzioni e, nel contempo, di curare la propria istruzione superiore e promuovere lo studio e la riscoperta dei valori cristiani e cistercensi del passato ungherese.

Negli anni ‘20 di questo secolo, vi fu un profondo rinnovamento spirituale e liturgico sia nell’ambiente monastico che nelle scuole e nelle parrocchie cosicché, malgrado la crescente laicizzazione dell’Ungheria, Zirc continuò a prosperare e ad avere abbondanti vocazioni; fenomeno che andò avanti sino al termine della seconda guerra mondiale. Ma, ad un tratto, il sopraggiunto comunismo, deciso a troncare l’attività e l’influsso dei monaci, ne confiscò i beni fondiari nel 1950. I monaci erano in quel periodo 220, inclusi 50 chierici e 20 novizi. Per molti anni, l’abate fu tenuto in prigione e la comunità fu retta, in condizioni di latitanza, da un priore, fin quando anche lui fu imprigionato e morì (1962).

Una trentina di essi si ritrovarono a Spring Bank e, nel 1956, non si lasciarono sfuggire un’occasione d’oro per ricominciare da capo: collaborare alla fondazione dell’università di Dallas e realizzare in proprio una scuola pre-universitaria di 8 anni.

Parecchi di quei monaci, il più giovane dei quali ha oggi 59 anni, sono sopravvissuti per assistere al crollo del comunismo. Dal nuovo governo ricevono aiuti ed appoggio per restaurare gli edifici e sono già lieti di vedere tra loro 14 novizi e chierici. Debbono risolvere vari ploblemi per reinserirsi nella nuova Ungheria, ma sono validamente sostenuti dalla prospera figlia texana.

Per 35 anni, il quadrilatero del monastero di Dallas è rimasto incompiuto per la mancanza della chiesa, ma ora è stato completato con la costruzione di una magnifica abbaziale realizzata, su disegno di un ex-allievo, secondo i criteri della semplicità cistercense e con la più avanzata tecnologia moderna. La strutturazione della chiesa concilia l’intimità della liturgia corale monastica con la viva partecipazione alla preghiera dei 300 giovani della scuola diretta dai monaci.