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Boyle

 

Storia

L’Abbazia di Boyle, appena fuori della cittadina omonima, visibile dalla strada principale Dublino – Sligo, è l’esempio più imponente in Irlanda di chiesa cistercense del primo periodo (fine del XII-inizi del XIII sec.) benché gli edifici monastici siano stati seriamente danneggiati dall’occupazione militare.

L’Abbazia di Boyle fu fondata dai monaci di Mellifont che arrivarono nel 1148. Dopo tre tentativi non riusciti di trovare un sito, essi si insediarono a Boyle nel 1161 sotto l’abate Maurice O’Duffy. Non si conosce il nome del fondatore ma i Mac Dermots, signori di Laylurg (l’estremità settentrionale dell’attuale contea di Roscommon), erano protettori e mecenati dell’abbazia. Boyle fu saccheggiata da William de Burgo nel 1202. Questo potrebbe essere stato il motivo del ritardo nel finire la parte orientale della navata. Nel 1227 l’abate di Boyle fu uno dei principali istigatori della “cospirazione di Mellifont” che fu in effetti una lotta di potere fra le abbazie anglo normanne dell’ordine cistercense e le abbazie irlandesi e il suo abate fu deposto con tutti gli altri abati irlandesi. L’abbazia fu quindi affiliata a Clairvaux, anziché a Mellifont.

Nel 1235 l’abbazia fu saccheggiata e devastata dagli inglesi ma fu risarcita. È probabile che nel XV secolo l’importanza dell’abbazia fosse un po’ diminuita. L’abate di Mellifont annotava nella sua relazione di quel periodo che Dublino e Mellifont erano le uniche abbazie dove i monaci osservavano la regola e portavano l’abito.

L’abbazia è forse sopravvissuta fino al 1589, anno in cui fu data in affitto a William Usher. Nel 1595 fu assediata da Hugh O’Neill, e nel 1603 fu data a Sir John King. Rimase fino alla fine del XIX secolo alla sua famiglia. Dal periodo elisabettiano fino alla fine del XVIII secolo l’abbazia fu sotto occupazione militare e veniva chiamata castello di Boyle. In questo periodo gli edifici monastici subirono seri danni, e vi sono molteplici tracce di incendi nella navata sud.

L’abbazia di Boyle è un monumento nazionale sotto la tutela degli incaricati dei lavori pubblici dal 1892.

Architettura

L’Abbazia di Boyle segue strettamente l’impostazione dei monasteri cistercensi, quantomeno nella pianta.

Il visitatore odierno entra nell’abbazia attraverso la portineria, in quello che era il settore occidentale, cioè la sede dei confratelli laici. La portineria venne usata nel periodo dell’occupazione militare. L’edificio è stato restaurato e contiene una mostra sull’abbazia al piano superiore dove si trova una interessante lapide sepolcrale di un abate che risale al XIII sec. Il disegno con braccio e pastorale era tipico dei monumenti funerari cistercensi.

La chiesa è a forma di croce latina con un presbiterio corto senza navata o coro; il presbiterio venne costruito subito dopo l’arrivo dei monaci nel 1161 ma in seguito vennero modificate le finestre, che ora si presentano ad ogiva, per dare più luce. I transetti nord e sud hanno due cappelle a est ciascuno. Quello sud presenta ancora la porta che conduceva dal dormitorio alla chiesa per la preghiera notturna. La navata di considerevole lunghezza presenta sul lato sud archi a tutto sesto e sul lato nord archi ogivali. Anche i capitelli sono di epoche diverse: alcuni hanno festoni a tromba per un probabile influsso artistico dell’Inghilterra occidentale, altri hanno dei soggetti più interessanti, come ad esempio dei favolosi animali non dissimili dai lavori irlandesi di transizione presso l’abbazia di Ballintubber, nella contea di Mayo. Queste decorazioni non sono affatto di sensibilità cistercense ma sono caratteristiche dell’Irlanda occidentale. La parte orientale sarebbe stata riservata per i monaci del coro; la parte occidentale invece destinata ai fratelli laici.

La volta a botte ogivale sul presbiterio è tipica delle chiese cistercensi e proviene dalla Borgogna, come pure l’uso dell’arco a ogiva nel coro e le entrate alle cappelle dei transetti. Solo il presbiterio e le cappelle dei transetti hanno le volte in pietra.

Gli archi a tutto sesto che si aprono all’incrocio del transetto con la navata centrale sono molto più alti dell’arco del presbiterio e sorreggono la torre. È evidente che contrariamente alla normale prassi cistercense qui c’era una torre centrale. La torre attuale risale a data più recente (forse 1300). Generalmente le torri cistercensi sono delle aggiunte del XV secolo, quando l’osservanza della regola che le proibiva, perché poco confacenti alla semplicità dell’ordine, divenne meno rigida. Boyle sembra allontanarsi dall’austerità cistercense più della maggior parte delle altre chiese dell’ordine.

Questo dato è più marcato nella navata che non nei settori orientali più antichi dell’edificio, quasi a dimostrare che lo spirito di austerità si andò indebolendo con il passare del tempo. La facciata della chiesa con la sua unica finestra ad ogiva è del primo gotico. Le numerose nervature sui lati di questa finestra sono molto simili, nello stile, alla Christchurch Cathedral di Dublino.

Del chiostro non rimane quasi nulla se non il tracciato dei corridoi, come non rimane quasi nulla della parte che ospitava il dormitorio dei monaci in quanto distrutta nel periodo dell’occupazione militare. Emerge nell’angolo sud – ovest del chiostro il camino della cucina composto di due ciminiere ma di epoca posteriore alla primitiva costruzione.

(Notizie ricavate dalle didascalie e informazioni esposte nel museo dell’abbazia)

Foto

Veduta di insieme Plastico Modellino dell_abbazia come prevista nel progetto originario Ingresso all_abbazia Facciata della chiesa
Particolare dell_abside sporgente sul transetto La porta dei morti Porta della sacrestia lato est del chiostro JPG Porta di accesso al parlatorio lato est del chiostro Navata centrale con archi romanici sul lato destro e gotici su quello sinistro
La navata laterale nord Controfacciata della chiesa Navata di sinistra Colonna con capitelli e scapo Colonne di destra della navata centrale con archi romanici
Colonne di sinistra della navata centrale Livello originario del pavimento con base di colonna Capitelli della navata di sinistra Particolare di capitello Particolare dei capitelli
Il presbiterio Presbiterio Transetto di destra con porta notturna del dormitorio Transetto di sinistra con porta dei morti Transetto visto da nord con porta dei morti
Cappelle del transetto di destra Veduta da ovest con facciata della chiesa e ingresso all_abbazia JPG La chiesa vista dal chiostro e la torre nolare Veduta da sud del chiostro e della chiesa Angolo sud ovest del chiostro con i resti della cucina
Pavimentazione del chiostro Porta di accesso alla sala capitolare lato est del chiostro Refettorio primitivo del 1148 Lapide sepolcrale di abate XIII sec Pianta dell_abbazia
Boyle
Nome completo: Mainistir an Buille 
Nome originario: Bellium 
Nomi alternativi:  
   
Ordine originale: Cistercensi 
Ordine attuale:  
Congregazione attuale:  
Filiazione di: Mellifont
Linea di: Clairvaux
N. di fondazione: (Janauschek): 288 
Stato Giuridico: Abbazia 
Figlie
  1. Assaroe (1178-1597)
  2. Astrath (23/11/1178-1791)
  3. Knockmoy (1190-1542)
 
Date
Fondata nel: 1148 
Cistercense nel: 06/08/1148 
Chiusa nel: 1569 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

Boyle
Irlanda
Regione:  
Nazione: Irlanda 
Diocesi antica: Elphinensi
Diocesi attuale: Elphin
Coordinate:
53.97360171106644, -8.296826054355265
Google Maps wikimapia

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Latitudine: 53° 58' 24''
Longitudine: -8° 17' 48''
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Stato dell’edificio: Rovine visibili
Stile dell’edificio: Cistercense primitivo, Gotico
Visita:  
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