Preallo |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
StoriaQuesta abbazia esisteva certamente già nel 1153, cosi come risulta da documenti di quell’anno (di cui il Bedini non indica però il genere); sembra proprio, anzi, che il 1153 fosse l’anno della sua fondazione da parte di religiosi seguenti la regola di Sant’Agostino. Ai Cistercensi passò nel 1237, secondo il Bedini, data che egli riprende dalle genealogie dell’Ordine; per il Negri, invece, l’anno di insediamento dei monaci bianchi sarebbe stato il 12082, non giustificandolo in alcun modo. La casa madre è da tutti e due indicata essere quella di Rivalta Scrivia e la località in cui sorse è in comune di Arquata, ai confini di Ronco Scrivia; il nome Preallo si riferisce al monte in cui l’abbazia si insediò, nome che, nel corso dei secoli, subì molte modificazioni, fino all’attuale Porale. Di questo monastero la storia è praticamente sconosciuta; sia sa solo che nel 1401 era presieduta da un abate di nome Manfredo e che, a tale data, era già caduta sotto Commenda, che ne ridusse gravemente il numero di monaci, fino alla loro estinzione, nel 1450 secondo il Negri; il Bedini dice che nel 1481 la famiglia monastica risulta estinta, in quanto il titolo abbaziale del Preallo fu annesso al priorato di San Teodoro di Genova, dei Canonici Regolari di Santa Croce di Mortara, poi passato ai Canonici Lateranensi. Dell’abbazia nulla rimane, e non si conosce il periodo in cui scomparvero, o furono distrutti, i fabbricati conventuali. ArchitetturaSembra sia rimasta solo una cappelletta, di cui parla solo il Bedini. BibliografiaL. TACCHELLA, L’abbazia di’ S. Maria del Porale di Ronco Scrivia (Genova), Bobbio 1974; Italia Benedettina, II, Liguria Monastica, Cesena 1979, pp. 150-51, sch. 73; L. TACCHELLA, Insediamenti monastici delle Valli Scrivia, Borbera, Lemme, Orba e Stura, Novi Ligure 1985, pp. 44-48. |
|