Sterpeto |
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StoriaSituata tra Barletta e Trani, forse già nell’XI secolo esistevano una chiesa ed un convento Basiliani che passarono successivamente ai Benedettini, come attesta un documento del 1236, in cui è citato l’abate di Santa Maria de Sterpeto. Nel 1258 papa Alessandro IV decise che l’abbazia divenisse cistercense, sia per ricondurre i monaci all’osservanza della Regola, dalla quale si erano allontanati, sia perché si bonificassero i terreni attorno ad essa. L’incorporazione del monastero all’Ordine di Cîteaux avvenne nel 1259 quando nello Statuto II del Capitolo Generale fu anche stabilito che abbazia madre dello Sterpeto fosse Arabona. La vita della nuova comunità fu però breve infatti i monaci dovettero fuggire verso la metà del XIV secolo quando il monastero fu saccheggiato e distrutto, come molti altri, durante la guerra tra il Regno di Napoli e quello di Ungheria. Nel 1374 Santa Maria di Sterpeto non figurava più come abbazia ma come semplice grangia di Arabona e nel 1587 passò, insieme a quest’ultima, alla Basilica dei XII Apostoli di Roma. La chiesa dello Sterpeto divenne meta di pellegrinaggi già alla metà del XVIII secolo, soprattutto per la devozione dei cittadini di Barletta e ancora oggi esiste insieme al convento che è stato ingrandito ed ospita gli Oblati di San Giuseppe. ArchitetturaNessun autore, tra quelli consultati, tratta dell’architettura di Santa Maria di Sterpeto. Solo Bedini accenna ai fatto che essa è stata più volte restaurata, non specificando però periodo ed entità dei lavori. BibliografiaMonasticon Italiae, III, Puglia e Basilicata, a cura di G. Lunardi - H. Houben - G. Spinelli, Cesena 1986. p. 38, sch. 48. Foto |
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