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Maria di Fontelaurato, Santa

 

Storia

L’Abbazia di Santa Maria di Fonte Laurato è conosciuta dalle popolazioni locali col nome di Badia di Fonte Laurato, o anche di Santa Maria Assunta, poiché viene qui celebrata la festa del Ferragosto.

Nei pressi di detta abbazia troviamo i ruderi della Chiesa del Convento di Santa Domenica, sorta agli inizi del cristianesimo, poi abbandonata e successivamente crollata. Dopo questo evento fu edificata nei pressi un’altra costruzione. All’Abate cistercense Gioacchino da Fiore viene infatti donata dai coniugi Mammistra, nel settembre del 1201, l’attuale Badia. Nel 1202 tale donazione fu confermata da Riccardo vescovo di Tropea annettendo le Chiesa di Santa Domenica, San Pietro e Santa Barbara; nel 1204 le donazioni furono ancora più solennemente confermate da Papa Innocenzo III. Nel 1216 lo stesso Imperatore, Federico II di Svevia, riceve il Monastero sotto la sua protezione e nel 1267 Clemente IV amplia le donazioni aggiungendovi la Chiesa di Sant’Angelo Militino in Rossano, la Grangia di Paola, tenute situate in Sila, le vigne di Cosenza e Amantea ed altro ancora.

Durante il periodo napoleonico i monaci e l’abate furono uccisi, il tutto saccheggiato e nello stesso periodo fu soppresso il Monastero.

(S.D.)

Architettura

In sommità alla facciata è presente un rosone in pietra. Il portale d’ingresso, che sorge sotto un portico il cui accesso è permesso da quattro arcate a tutto sesto, è a sesto acuto ai lati del quale si hanno due affreschi rappresentanti Santi Pietro e Paolo.

La planimetria della chiesa presenta un’unica navata che si conclude con un’abside. Un arco separa la navata dal coro in corrispondenza del quale si trova un campanile. Nel chiostro adiacente si possono notare strutture murarie di età diversa: archi a tutto sesto e a sesto acuto. Sull’altare maggiore è esposta una tavola rappresentante la Vergine risalente al periodo bizantino mentre dietro l’altare si trova un Crocifisso dipinto su croce di legno. Ben conservata è la sedia dell’Abate Gioacchino.

Ben tenuta appare la dimora dell’abate.

(S.D.)

Bibliografia

F. Russo, Gioacchino da Fiore e le fondazioni florensi in Calabria, Napoli 1958 ("Deputazione di Storia Patria per la Calabria", 1), pp. 150-170;

G. ARENA, La chiesa di Fontelaurato e l’architettura florense in Calabria, in “Quaderni dell’Università di Catania”, IV (1972), pp. 39-52;

C. D’ADAMO, Verifica su una tipologia ricorrente in alcune fondazioni florensi: Santa Maria di Fontelaurato, San Martino di Canale, Santa Maria della Gloria, in Federico II e l’arte del Duecento italiano, Atti della III Settimana di Studi di Storia dell’Arte medievale dell’Università di Roma (15-20 maggio 1978), Galatina 1980, I, pp. 175-189.

Maria di Fontelaurato, Santa
Nome completo:  
Nome originario:  
Nomi alternativi:  
   
Ordine originale: Florensi 
Ordine attuale:  
Congregazione attuale:  
Filiazione di:  
Linea di:  
N. di fondazione: (Janauschek):  
Stato Giuridico:  
Figlie
 
Date
Fondata nel: 1201 
Cistercense nel: 1201 
Chiusa nel: 1807 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

87030  Fiumefreddo Bruzio (CS)
Italia
Regione: Calabria 
Nazione: Italia 
Diocesi antica:
Diocesi attuale:
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