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SS. Trinità al Pino

 

Storia

Fu fondata qualche anno prima del 1360 col nome di San Bartolomeo al Pino per le monache cistercensi; alle dipendenze di San Salvatore a Settimo almeno fino al 1460, quando Niccolò V unisce alla cattedrale di Fiesole le rendite di San Bartolomeo, che da questa circostanza in poi sarà chiamato Santissima Trinità al Pino.

I monaci di Settimo impugnarono la disposizione pontificia, contro il vescovo di Fiesole, fautore dell’incameramento delle rendite, con una vertenza che durò diversi anni. Infatti dal 1451 al 1455 i monaci di Settimo inviarono diversi memoriali a Roma per rivendicare i loro diritti su San Bartolomeo. Nel 1455 si risolse la lite a favore dei monaci di Settimo.

L’anno successivo l’abbazia passò alle dipendenze esclusive di Settimo, anche se i documenti fino al 1460 si riferiscono sempre alla comunità femminile. Si può presumere che dopo questa data, ma non ulteriormente precisabile, le monache abbandonassero l’abbazia. È certo tuttavia che nel 1520 non era più abitata dalle monache; nella lista dei monasteri femminili d’Italia, fatta appunto nel 1520, per ordine del Capitolo Generale dell’Ordine, allo scopo di richiedere un contributo caritativo, non figura più San Bartolomeo. Non compare neppure tra i monasteri maschili. Cosi non è presente in un altra lista di monasteri italiani redatta nel 1597.

Nelle Costituzioni della Congregazione Cistercense di San Bernardo in Italia, approvate e stampate nel 1641, il nome della Santissima Trinità del Pino è legato solo ad una dignità, in quanto un abate della Congregazione poteva ricevere il titolo di detta abbazia, ma evidentemente senza giurisdizione. Solo durante il Capitolo Generale della Congregazione, celebrato nel 1704 è eletto il primo abate residenziale della Santissima Trinità al Pino ed in quello del 1709 figura nella lista degli abati partecipanti al Capitolo di quell’anno.

Dal 1729 al 1763 il monastero non ha più l’abate, ma un Priore. Nel 1768 si ha nuovamente l’abate che sarà regolarmente nominato in tutti i capitoli successivi fino alla soppressione del 1783.

Attualmente si hanno pochi resti dell’abbazia che comunque doveva essere di modeste proporzioni.

(Goffredo Viti)

Bibliografia

L. JANAUSCHEK, Originum Cisterciensium, tomo I, Vindobonae 1877, ristampa anastatica Ridgewood (U.S.A.) 1964, p. LXIX.

FONTI INEDITE

ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE:

Compagnie Religiose Soppresse, filza 386, fascicolo 3; 387, 4; 389, 9; 391, 12; 396, 18; 397, 19; 406, 34.

Regio Diritto, filza 5270.

Diplomatico dei Cistercensi, n° 38, I parte, n° 38, II parte, passim.

ARCHIVIO VESCOVILE DI FIESOLE:

San Bartolomeo al Pino.

FONTI EDITE

VITI, I Cistercensi tornano …, 1978, p. 159.

LETTERATURA

C. DE VISCH, Bibliotheca scriptorum Sacri Ordinis Cisterciensis, II ed., Co-loniæ Agrippinæ 1656, p. 106.

JANAUSCHEK, 1877, p. LXIX.

VITI, I Cistercensi tornano …, 1978, 155-163.

SS. Trinità al Pino
Nome completo:  
Nome originario: Sanctissima Trinitas de Pinu; Sanctus Bartholomæus de Pinu 
Nomi alternativi:  
   
Ordine originale: Cistercensi 
Ordine attuale:  
Congregazione attuale:  
Filiazione di:  
Linea di:  
N. di fondazione: (Janauschek):  
Stato Giuridico:  
Figlie
 
Date
Fondata nel: 14?? 
Cistercense nel: 14?? 
Chiusa nel: 1783 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

50014  Fiesole (FI)
Italia
Regione: Toscana 
Nazione: Italia 
Diocesi antica: Fiesole
Diocesi attuale: Fiesole
Coordinate:
Latitudine:  
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