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Maria della Visitazione di Siena, Santa

 

Storia

Sancta Maria Visitationis. Monastero della Visitazione. Monastero della Sperandie. Monastero delle Trafisse. È la traslazione del monastero di San Prospero, distrutto nel 1526. Diocesi originaria: Siena. Diocesi attuale: Siena. Località: Via delle Sperandie, vicino Porta San Marco, in Siena.

L’anno del Signore 1063, il Vescovo di Siena, Mons. Giovanni Piccolomini costruì, in onore della Beata Vergine Maria, la chiesa e il monastero di Montècellese, nei pressi di Fontebecci, intitolato a S. Ambrogio, sotto la Regola di S. Benedetto.

Polissena, dei conti Ardenghi, Signori di Civitella, era promessa sposa a S. Galgano. Ella decise invece di consacrarsi a Dio.

Nel 1181, poco dopo la morte di S. Galgano, fondò a Siena il monastero cistercense di S. Prospero, alla periferia della città, nel quale prese il velo.

Nell’anno 1213, dietro invito del Vescovo, le monache di Montecellese, passarono a S. Prospero e adottarono la riforma cistercense.

Nel 1526, durante la guerra tra Senesi e Fiorentini, il monastero fu devastato da un grande incendio e le monache si rifugiarono nella vicina chiesa parrocchiale di S. Antonio in Fontebranda.

Nel 1530, esse comprarono un vecchio palazzo con degli orti in via delle Sperandie, vicino alla porta S. Marco e vi costruirono il monastero a stile cistercense, con una bella chiesa.

Nel 1810, con la soppressione napoleonica, furono cacciate dal loro nido. Vi rimasero solo due inferme con la loro infermiera e vi alloggiarono le Cappuccine. Il Signore permise questa grande prova per i suoi imperscrutabilì disegni. Ma nel 1815 le nostre vi ritornarono in numero di sessanta con religiose di altri Ordini e, per uniformarsi, adottarono l’abito nero.

Nel 1864, il Governo le espulse nuovamente e concesse loro il collegio, detto "Rifugio", dove rimasero fino al 1909, tempo in cui scadeva la concessione.

In seguito alle insistenti preghiere dell’Arcivescovo di Siena, Mons. Prospero Scaccia, la contessa Giuditta Piccolomini acquistò l’antico monastero delle Agostiniane, dette di S. Paolo: un vecchio palazzo in via delle Sperandie, a pochi passi dall’antico monastero.

Le monache andarono ad abitarvi il 29 settembre, festa di S. Michele arcangelo dell’anno 1909 e pagarono la pigione per quasi trent’ anni. Poi la contessa ne fece dono alle monache. In più volte esse acquistarono anche il piano terra, da dove ricavarono una bella cappella semipubblica, cucina e refettorio.

Con la legge di soppressione degli Ordini religiosi, il monastero con tutti i beni passò al Demanio e fu destinato a Distretto Militare.

Nel 1936, con pubblico Decreto, il Governo lo cedette al Comune, che lo mise in vendita per L. 495.000. Non avendo tale somma, le monache dovettero rinunciare, con tanto loro rincrescimento, alla loro antica sede che, da allora fu adibita a caserma per le Guardie di Pubblica Sicurezza. La chiesa è stata recentemente restaurata e tutte le domeniche, il Cappellano vi celebra l’Eucaristia.

La sera del 1* gennaio 1970, verso le ore 21, franò il muraglione dell’orto dell’attuale monastero. Nel terreno sottostante, prevedendo una grande gelata, gli ortolani avevano lavorato fino a tarda ora per raccogliere verdure. Fortunatamente, non vi furono vittime. Il muraglione era alto circa sette metri e il rifacimento comportava una forte spesa.

Poiché erano urgenti grandi restauri, il fatto ha contribuito a prendere la decisione dì costruire un nuovo monastero. Ma dove? … Dopo tanta preghiera e insistenti ricerche, sì trovò un piccolo poggio in periferia della città, nella località Acquacalda, zona di sviluppo edilizio. Finalmente, il 20 marzo 1975, vigilia di S. Benedetto, furono portati i primi materiali per impiantare il cantiere della nuova costruzione. In questo frattempo, poiché il vecchio monastero delle Sperandie era stato venduto, la Comunità si spostò nel monastero di S. Benedetto all’Acquacalda per caritatevole concessione della Congregazione Benedettina Cassìnese e vi rimase dal 14 agosto 1974 al 30 luglio 1977.

Il nuovo monastero, funzionale, costruito con sistemi moderni, capace di una comunità di venti persone, ha pure una foresteria con sedici posti letto, che in parte è adibita ad alloggio per giovani studentesse e lavoratrici. Nel periodo estivo, ospita anche piccoli nuclei familiari per un tempo di riposo.

Il Signore prova quelli che ama, dice la Scrittura!…

Le difficoltà di ogni genere che la Comunità ha dovuto superare: lotte, dolori, incomprensioni, sacrifici… sono ormai esperienze passate.

Protesa verso il futuro, essa vuol portare, con la preghiera e il sacrificio, il suo umile contributo all’attività apostolica della Chiesa universale, perché tanti e santi siano gli Operai della messe e abbondanti i loro frutti di redenzione in Cristo Gesù.

Bibliografia

L.H. COTTINEAU, Répertoire topo-biblio-grapbique des Abbayes et Prieurés, Maçon 1935-1937, 2 voll, II, col. 3032;

I I Monasteri cistercensi femminili della federazione italiana, s.l., s.d. (ma 1980), s.p.;

P. ROSELLI-O. FANTOZZI MICALI, Itinerari della memoria. Badie, conventi e monasteri della Toscana (province di Firenze, Pisa, Pistoia, Siena), Firenze 1987, s.p, n. 2.

FONTI INEDITE

ARCHIVIO DEL MONASTERO DELLA VISITAZIONE

(non ordinato e quindi non consultabile per il momento).

ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE

Compagnie Religiose Soppresse, filza 396, fascicolo 18, Quaderno R, cc. 15-17; 1821 (negli elenchi è sempre chiamato San Prospero).

FONTI EDITE

KEHR, 1908, vol. III, p. 218

LETTERATURA

COTTINEAU, 1939, vol. II, col. 3032.

AA.VV., Catalogus generalis abbatiarum. prioratuum, monasteriorum et personarum religiosorum utriusque sexus S. Ordinis Cisterciensis occurren-te centenario octavo a glorioso transito S. P. N. Bernardi, editus, Romæ 1954, pp. 413-515.

AA.VV., I Monasteri cistercensi femminili della federazione italiana, s. l.; s. d. (ma 1980), non numerato, ma corrispondente alle pp. 24-27.

Foto

   
Maria della Visitazione di Siena, Santa
Nome completo: Santa Maria della Visitazione 
Nome originario:  
Nomi alternativi:  
 
Ordine originale:  
Ordine attuale:  
Congregazione attuale:  
Filiazione di:  
Linea di:  
N. di fondazione: (Janauschek):  
Stato Giuridico:  
Figlie
 
Date
Fondata nel: 1530 
Cistercense nel: 1530 
Chiusa nel: 1810 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

Via delle Sperandie
53100  Siena (SI)
Italia
Regione: Toscana 
Nazione: Italia 
Diocesi antica: Siena
Diocesi attuale: Siena
Coordinate:
43.31216285272194, 11.32742318054555
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Latitudine: 43° 18' 43''
Longitudine: 11° 19' 38''
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