Maria Trenitana, beata |
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StoriaLe prime testimonianze relative all’abbazia di Santa Maria sull’isola di San Nicola, nell’arcipelago delle Tremiti, risalgono all’XI secolo quando fu costruita dall’abate Alberico e la sua chiesa consacrata nel 1045. Nel 1236 papa Gregorio IX dispose che i monaci cistercensi di Casanova d’Abruzzo occupassero il monastero e la fama e la ricchezza del santuario crebbero a tal punto che, durante il XIV secolo, i pirati dalmati lo depredarono, uccidendo i religiosi che vi risiedevano. Rimasta per lungo tempo disabitata, l’abbazia riprese vita al principio del XV secolo, essendo stata affidata da Gregorio XII ai Canonici Regolari che la trasformarono in una fortezza, per proteggersi dai corsari, e le difese risultarono efficaci nel 1567 quando Solimano il Magnifico la assediò inutilmente. L’ente monastico fu soppresso nel 1783 e l’isola ridotta a colonia penale fino al 1843. Dopo tale data Ferdinando II vi condusse una comunità napoletana, i cui discendenti abitano ancora oggi l’isola. ArchitetturaLa chiesa di Santa Maria a Mare, costruita alla metà dell’XI secolo, fu successivamente modificata, soprattutto dai Canonici Regolari nei secoli dal XV al XVIII. Nel periodo cistercense fu ricostruito il presbiterio, dotato di copertura con archi ogivali e crociere costolonate. Ancora esistente è anche il convento, divenuto sede del Comune. |
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