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Ivrea

 

Storia

Il Monastero venne fondato in Ivrea dal Vescovo diocesano Enrico nel 1041, secondo la Regola di S. Benedetto.

La culla di questo Monastero fu il monte detto Pautria, nel Borgo del Bando vicino al lago di S. Michele, per cui dall’arcangelo assunse il nome e il patrocinio.

Al passaggio da Ivrea dell’Abate di Chiaravalle, S. Bernardo, avvenuto un secolo dopo, le monache di S. Michele accettarono la riforma di Cistercio e da allora furono chiamate Benedettine Cistercensi.

Nel 1221, a questa Comunità si aggregarono le monache di S. Maria della Rovere, situato in Realizio di Strambino. Così il monastero fu denominato di S. Maria e S. Michele.

Allorquando il Borgo di Bando venne distrutto dagli Spagnoli nel 1544, le monache, per non rimanere isolate, furono costrette a entrare nella mura della città, dove si edificò il Monastero con chiesa e campanile.

Esse nutrirono sempre una singolare devozione a Maria SS. e ne furono ricambiate da una sensibile e materna protezione, come lo dimostrò il modo miracoloso per cui, durante l’assedio francese del 1704, furono salve dalle bombe. E nel 1802, appena dopo due anni di dispersione per la soppressione del Monastero da parte del Governo francese, le monache poterono ritornare fra le loro sacre mura.

Anche nel 1855 ebbero da Maria SS. singolare protezione: dopo il Decreto di soppressione e di spoliazione da parte del Governo piemontese, benché private di ogni sostanza, esse poterono rimanere nel loro sacro asilo. La Vergine SS. suscitò Vescovi, Sacerdoti e laici ad aiutare a ripristinare il Monastero.

Con la legge del 7 luglio 1866, i fabbricati dei Monasteri soppressi furono devoluti ai Municipi delle rispettive città.

Il nostro venne visitato più volte al fine di ridurlo ad uso di scuola o di ospedale, ma i periti lo dichiararono sempre inservibile a tali scopi.

Quante minacce e quanti soprusi dovettero subire le povere monache! Più tardi, esse dovettero lasciare l’educandato. Venne loro tolta una parte dell’edificio, dove c’era il forno che serviva a confezionare particole per tutta la diocesi e dolciumi che poi vendevano. Vivevano così di questi modesti guadagni. Private anche di questo esercizio, si dedicarono più intensamente al giardinaggio e alla coltivazione dell’orto per ottenere proventi dalla vendita della verdura. Si diedero ai lavori di ricamo e rammendo, cercando di scongiurare la miseria.

Nel 1940 ebbero l’ordine di cedere il Monastero a una Congregazione di vita attiva che aveva necessità di locali.

Le monache pregarono la Vergine SS. di indicare loro un nuovo asilo che si poté presto trovare: una grande villa situata in Montalto Dora. Certamente la costruzione non era di stile monastico, ma venne adattata nel miglior modo possibile, perché le monache vi potessero vivere integralmente la loro vita contemplativa.

Ivrea
Nome completo:  
Nome originario:  
Nomi alternativi:  
   
Ordine originale: Benedettini 
Ordine attuale:  
Congregazione attuale:  
Filiazione di:  
Linea di:  
N. di fondazione: (Janauschek):  
Stato Giuridico:  
Figlie
  1. Montalto Dora (1940-)
 
Date
Fondata nel: 1041 
Cistercense nel: 1136 
Chiusa nel:  
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

10015  Ivrea (TO)
Italia
Regione: Piemonte 
Nazione: Italia 
Diocesi antica:
Diocesi attuale: Ivrea
Coordinate:
Latitudine:  
Longitudine:  
Contatti
Telefono:  
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Indirizzo Web Web
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Stato dell’edificio:
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