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Valbuena de Duero

 

Storia

Il 15 febbraio del 1143, durante il regno di Alfonso VII (1105 / +1157), la contessa Estefanía, sorella di Armengol VI, figlia di Armengol V conte di Urgell (1078 / +1102) e di María Ansúrez (figlia a sua volta del conte Pedro Ansúrez fondatore e signore di Valladolid), fonda il monastero di Santa Maria di Valbuena. Sono queste le prime tracce riguardanti l’esistenza del monastero. Martìn è indicato come primo abate del monastero, popolato da monaci provenienti dalla abbazia francese di Berdona (Notre Dame de Berdoues – regione di Gers, Midi Pyrènèes, Francia del sud) a sua volta filiazione del monastero di Morimond.

La storia del monastero di Valbuena subisce una svolta il 4 marzo 1430. Nell'ambito della riforma della Congregazione Cistercense di Castiglia e sotto il controllo di frate Marin de Vargas, lascia la dipendenza dal monastero di Berdona per passare sotto il monastero di Santa Maria di Poblet (nei pressi di Terragona - Catalogna), con il nome di monastero di S.Bernardo di Valbuena.

Nel 1835 con la Desamortización de Mendizábal (economista spagnolo del XIX secolo) venivano alienati tutti i terreni considerati improduttivi appartenenti alla chiesa ed agli ordini religiosi, costringendo così la confisca o la chiusura e l’abbandono di diversi monasteri. Anche il monastero di Valbuena subì tale sorte.

Attualmente è sede della Fondazione «Las Edades del Hombre» (http://www.lasedades.es) che inizia il suo corso nel 1988 nella Cattedrale di Valladolid con una ricca esposizione del patrimonio della Diocesi della Castiglia e Leòn ed ha, oltre al supporto di numerose associazioni e fondazioni culturali pubbliche e private, anche il patrocinio dell’UNESCO. Il principale scopo della fondazione è la conservazione, la promozione e la protezione del patrimonio culturale. Tale obiettivo si è concretizzato inizialmente proprio con l’efficace restauro del monastero, portato al suo iniziale splendore.

(Paolo Donà)

Architettura

La chiesa, con pianta a croce latina a tre navate, con abside centrale e quattro cappelle laterali, presenta volte a crociera semplice con archi ogivali che appoggiano su grossi pilastri composti da colonne gemelle con caratteristici capitelli con decorazioni vegetali. Sul fondo della navata trasversale nord è presente un ingresso, attualmente murato, corrispondente alla “porta dei morti” che portava all’area riservata al cimitero dei monaci situato a fianco dell’abside. Probabilmente per aumentare la luminosità interna, è stato successivamente elevato, nel XVI secolo, un tiburio ottagonale sopra la crociera principale. Questa successiva realizzazione è evidenziata dal differente materiale utilizzato per la sua edificazione rispetto a quello utilizzato per il resto dell’edificio. Nel 1165 iniziano i lavori di ampliamento del monastero di Valbuena che finiranno nel XIII secolo. Si passa quindi da un preponderante stile romanico ad uno protogotico (Scuola Hispano-Languedociana).

(Paolo Donà)

Arte

L’abside ospita un ciborio barocco del secolo XVIII dedicato all’assunzione attribuito a Pedro Correas. Troviamo inoltre due rilievi dello scultore di Valladolid Gregorio Fernandez (1576 / +1636) mentre, nella navata nord, sono presenti le immagini di due santi appartenenti alla tradizione cistercense. La prima è di Roberto de Molesmes, uscito dall’Ordine Benedettino e fondatore dell’Ordine Cistercense nel 1098 con l’intenzione di ritornare all’originale ideale evangelico, la seconda è di Raimundo abbate di Fitero, fondatore dell’Ordine di Calatrava.

Da una piccola porta situata sul lato sud in fondo alla chiesa si accede alla Cappella di S.Pietro, adiacente alla sagrestia, in cui è possibile ammirare i dipinti murali del XII-XIII secolo, alcuni rappresentanti scene di vita cortese e battaglie (probabile rappresentazione della regina Urraca Fernandez, del re Fernando II di Leòn e della presa di Alcantara), alti di tipo liturgico. All’interno alcuni sarcofaghi anonimi di pietra, uno dei quali probabilmente custodisce le spoglie di Armengol VI conte di Urgell.

Il chiostro, raggiungibile attraverso una porta situata sul lato sud del transetto, ha due livelli sovrapposti appartenenti dal XII al XVI secolo e rappresenta un classico esempio di transizione da uno stile romanico ad uno gotico. Anche qui i capitelli del livello terreno, a colonnine binate, rappresentano una iconografia vegetale tipica dei monasteri cistercensi.

Tra la navata trasversale sud ed il primordiale dormitorio dei monaci, situato sopra la Sala Capitular o Sala del Capitolo, è presente il campanile a vela, caratteristico di molte chiese di stile romanico presenti in Spagna.

(Paolo Donà)

Valbuena de Duero
Nome completo:  
Nome originario:  
Nomi alternativi:  
   
Ordine originale: Cistercensi 
Ordine attuale:  
Congregazione attuale:  
Filiazione di: Berdoues
Linea di: Morimond
N. di fondazione: (Janauschek): 175 
Stato Giuridico: Abbazia 
Figlie
  1. Rio Seco (17/03/1148-1835)
  2. Bonaval (1164-1835)
  3. Palazuelos (1169-1835)
 
Date
Fondata nel: 1143 
Cistercense nel: 15/02/1143 
Chiusa nel: 1835 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

Valbuena de Duero
Spagna
Regione: Castilla y León 
Nazione: Spagna 
Diocesi antica: Palentina
Diocesi attuale: Palencia
Coordinate:
41.62955185515877, -4.261606426546791
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Latitudine: 41° 37' 46''
Longitudine: -4° 15' 41''
Contatti
Telefono: 34 (983) 683 159 
Fax  
e-mail
Indirizzo Web Web
Wiki  
Stato dell’edificio: Intatto senza comunità
Stile dell’edificio:
Visita: Non abituale
Attività
Lavori:
Shop Negozio: