Maria dell’Arco II, Santa |
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StoriaL’abbazia di Santa Maria dell’Arco fu fondata nel 1212 su richiesta del conte di Noto, lsembardo di Morengia, che a tale scopo donò quattro suoi feudi. Probabilmente cadde in Commenda alla metà del XV secolo, infatti Alfonso d’Aragona era disposto a cederla come dote vescovile nel caso che Noto fosse divenuta diocesi. Nel 1608 la comunità monastica si trasferì nella grangia di San Teodoro, all’interno di Noto stessa, abbandonando Arco divenuta luogo insalubre. La città fu completamente distrutta da un terremoto nel 1693, ricostruita a 12 chilometri di distanza e i monaci cistercensi vi eressero un nuovo complesso monastico intitolato a Santa Maria dell’Arco. Già alla metà del XVIII secolo la comunità di religiosi contava poche unità e nel 1789 risultava scomparsa. I suoi beni passarono alla diocesi ed oggi esistono ancora sia la chiesa sia l’ex monastero, divenuto abitazione privata. Dell’abbazia medievale dovrebbero rimanere solo scarsi ruderi. ArchitetturaNessun autore accenna all’argomento. BibliografiaL. JANAUSCHEK, Originum Cisterciensium, tomo I, Vindobonae 1877, ristampa anastatica Ridgewood (U.S.A.) 1964, pp, 216-217, DLXI; B. G. BEDINI, Le abazie cistercensi d’Italia, Casamari 1980 (IV ed.), pp. 110-111. Foto |
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