Maria di Ponza, Santa |
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StoriaLa chiesa di Santa Maria nell’isola di Ponza esisteva già quando, attorno al 540, vi fu seppellito San Silverio e alcuni monaci vi si insediarono, seguendo le norme loro dettate da Gregorio Magno. Probabilmente nei secoli successivi la comunità scomparve, visto che all’inizio del XIII secolo papa Innocenzo III decise di inviare una colonia di Cistercensi sull’isola. La maggior parte degli studiosi sostiene però che i monaci bianchi (di Tre Fontane) vi giunsero solo alla metà degli anni ‘40 del secolo, per volere di papa Innocenzo IV. Sull’anno preciso in cui Santa Maria divenne abbazia dell’Ordine di Cîteaux, come filiazione di Sant’Anastasio a Roma, i pareri sono discordi: 1243, 1245 o 1246. Dal 1294 il nome del monastero non appare più negli Statuti dei Capitoli Generali fino al 1454, quando la comunità di monaci si trasferì sulla terraferma, vicino al ponte di Mola a Formia, dove fu costruita un’altra chiesa di Santa Maria di Ponza. L’abbazia isolana cadde in Commenda e divenne alla metà del XVI secolo proprietà dei Farnesi, quindi dei Borbone. Ne dovrebbero restare solo «alcune sale ogivali incorporate ad abitazioni private» ArchitetturaNessun autore tratta questo aspetto dato che tutto il complesso è scomparso e non esistono documenti che ne descrivano l’aspetto originario. BibliografiaA. DE SANTIS, Commende cardinalizie nella diocesi di Gaeta. S. Martino di Ventosa, S. Maria di Ponza in Mola di Gaeta, in "Benedictina", XI (1957), p. 332. Foto |
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