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Congregazioni cistercensi

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S. Bernardi seu de Castella

La Congregazione Cistercense di Castiglia fu fondata nel 1425, quando il monaco Martino de Vargas, dell’abbazia di Piedra (Aragona) ottenne il permesso da papa Martino V (bolla Pium supplicum vota) per la fondazione di due nuovi monasteri allo scopo di riportare la comunità religiosa all’osservanza della Regola, che, in quel periodo, era alquanto disattesa in Spagna, a causa delle ingerenze laiche nella vita religiosa. Fondò quindi il monastero di Sion, che non sottostava all’autorità dell’abate di Cîteaux, ma faceva capo direttamente a Poblet. Dopo l’annessione alla riforma di un secondo monastero, il Capitolo generale dell’Ordine Cistercense scomunicò Martino de Vargas e si appellò al papa per la revoca dei privilegi ottenuti. L’iniziativa non ebbe buon seguito e, nel 1434 Eugenio IV non solo li riconfermò, ma autorizzò l’annessione di sei monasteri alla nuova Congregazione. Dopo un periodo di vicende alterne, nel quale la Congregazione venne addirittura soppressa da papa Nicola V, nel 1458, grazie a papa Callisto III, la Congregazione ritornò a fiorire e a svilupparsi e, nel 1493, venne finalmente riconosciuta dal capitolo generale dell’Ordine. Nel 1559 tutti i monasteri dei regni di Castiglia, León e Galizia si erano riuniti sotto la Congregazione di Castiglia. Questa si distinse, nell’ambito dell’Ordine, con cui era di nuovo in contrasto, per la sua rigida osservanza, per l’alto livello culturale e per la capillare organizzazione.

Oltre ai problemi con il Capitolo generale, nel sec. XVII iniziò un periodo di dissidi interni che durò fino alla soppressione della Congregazione. Questi problemi erano causati prevalentemente dalle lotte per l’ottenimento delle cariche e delle nomine da parte dei rappresentanti delle quattro province. Solo nel 1737, Clemente XII decretò la divisione delle cariche in egual numero tra i rappresentanti delle province, e tale stato di cose rimase immutato fino alla soppressione degli Ordini monastici (1809).

La Congregazione di Castiglia cessò di esistere di fatto nel 1835, sebbene non sia stata mai soppressa ufficialmente dalla Chiesa.