I Cistercensi

Storia dell’Ordine cistercense

Premessa

Il compito di presentare in un volume la storia di una istituzione religiosa, così antica, influente e largamente estesa come quella dell’Ordine Cistercense, è veramente impegnativo. Il mio primo tentativo, The White Monks (I Monaci Bianchi) dei 1953 e le versioni francese (Les moines blancs), del 1957 e tedesca (Geschickte und Wirken der Weißen Mönche), del 1958, riscossero, nonostante tutto, una favorevole accoglienza. L’ultimo quarto del secolo, tuttavia, ha rivoluzionato i tradizionali punti di vista sopra le origini cistercensi e una grande quantità di studi recenti hanno modificato e allargato notevolmente la nostra conoscenza sul resto della storia cistercense.

Poiché il volume originale in inglese era esaurito, pensai di pubblicare una seconda edizione riveduta e corretta; ma l’enorme mole di materiale pubblicato nel frattempo, mi convinse subito che la migliore soluzione era di scrivere una nuova opera. Ecco dunque una nuova storia dell’Ordine che, messa in relazione con The White Monks, conserva lo stesso carattere narrativo, la medesima struttura, ma risulta totalmente indipendente e più completa. Il contenuto relativo ai secoli XVII e XVIII è profondamente modificato in base ai miei articoli pubblicati precedentemente in “Analecta Cisterciensia”, The Rise of the Cistercian Strict Observance, che apparve come volume separato e trattò un.phpetto particolare.

Fra i tanti confratelli e colleghi che hanno seguito con vivo interesse la realizzazione del mio lavoro, merita un particolare ringraziamento il Prof. Policarpo Zakar, direttore di “Analecta Cisterciensia” per i validi consigli e suggerimenti relativi ai capitoli delle origini cistercensi; il Padre Crisogono Waddell, dell’abbazia di Gethsemani per la sua generosa assistenza che mi ha facilitato le informazioni sopra i recenti sviluppi dei Trappisti; il Padre Jean Leclercq, il nostro Doctor universalis negli studi monastici, per i suoi apprezzati contributi sul capitolo “Spiritualità e cultura”; il Prof. Meredith Lillich dell’Università di Siracuse per le sue appropriate osservazioni sul capitolo “Arte”; il Padre Mauro Cocheril (1914-1982), di Port-du-Salut per l’accurato disegno delle mappe, realizzate appositamente per il presente volume.

Tuttavia, quelli cui debbo molto sono la Dottoressa Rozanne Elder e il Prof. John Sommerfeldt, tutti e due dell’Università del Michigan. Entrambi hanno letto tutto il manoscritto e caritatevolmente hanno corretto le innumerevoli espressioni stilistiche infelici ed hanno richiamato la mia attenzione ai molti errori e omissioni. Debbo ugualmente essere grato per la stessa ragione al Prof. Giles Constable della Università di Harvard che ha ritoccato, molto opportunamente, l’intero manoscritto nella sua stesura finale, Inutile dire che per tutti i possibili errori di questo lavoro, sono io l’unico responsabile.

È questa la sede opportuna per riconoscere il mio debito al Prof. Coburn V. Graves dell’Università dello Stato del Kent, il primo americano che ha recensito il volume The White Monks, amico e collega nel campo degli studi cistercensi. Il suo appassionato interesse e incoraggiamento sono stati determinanti per il compimento del presente lavoro. Inoltre, a sua profonda conoscenza del latino medievale, ha contribuito ad eliminare molte imperfezioni nella traduzione dei documenti.

Infine, un sincero e ben meritato grazie agli ufficiali e personale addetti alla tipografia dell’università dello Stato del Kent, e particolarmente ai signori Paul H. Rohmann, direttore e all’editore Michael A. Di Battista. Il loro caloroso sostegno fin dall’inizio del progetto e le innumerevoli ore di duro lavoro profuso in tutte le fasi della pubblicazione hanno superato i più alti livelli di servizi professionali. Che il successo di questo libro sia per loro una appropriata ricompensa.

L.J. Lekai

L.J. Lekai, I Cistercensi. Ideali e realtà, Certosa di Pavia, 1989.