I Cistercensi

Storia dell’Ordine cistercense

Note bibliografiche generali

1. Bibliografie

Una guida pratica e aggiornata per gli studi sul monachesimo medievale si trova nel volume di Giles CONSTABLE, Medieval Monasticism. A Select Bibliography, Toronto 1976. Un articolo scritto dallo stesso autore due anni prima The Study of Monastic History, in Essays on the Reconstruction of Medieval History, ed. da V. MURDOCH e G.S. COUSE, Montreal 1974, può considerarsi giustamente come introduzione alla Bibliografia su riferita.

Non esiste una Bibliografia completa per la Storia dei Cistercensi. L’abbazia trappista di Saint-Remy a Rochefort in Belgio è un centro molto attivo nel campo della bibliografia e di altri strumenti di consultazione. Sotto la direzione del Padre Eugenio Manning dal 1968 al 1982 sono stati pubblicati 21 volumi con molte suddivisioni all’interno di ciascuno di essi, che raccolgono bibliografie per materie sotto il titolo generale di Documentation Cistercienne. La “Rivista Cistercense” dal 1984 al 1987 ha stampato, a cura di Padre Goffredo Viti, il Bollettino Bibliografico Cistercense per gli anni 1978-1983. Anche la rivista “Cîteaux” ha iniziato una serie di Bulletin d’Histoire Cistercienne, come supplemento alla rivista, alla fine di ogni anno. Il N° 1 è uscito come supplemento al tomo 38 (1987) di “Cîteaux” e contiene notizie per gli anni 1985-1986. Infine il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo dal 1980 pubblica ogni anno un volume dal titolo Medioevo latino. Bollettino Bibliografico della Cultura Europea dal secolo VI al XIII, a cura di Claudio Leonardi ed altri. Fino ad oggi sono usciti nove volumi che presentano una ricca bibliografia relativa ai cistercensi.

Per quanto riguarda san Bernardo esistono bibliografie quasi complete sulla vita e sulle opere. In ordine cronologico: Leopoldo JANAUSCHEK, Bibliographia Bernardina, volume IV di Xenia Bernardina, Vienna 1891; Jean de la Croix BOUTON, Bibliographie Bernardine, 1891-1957, Parigi 1958; Eugene MANNING, Bibliographie Bernardine, 1957-1970, in Documentation Cistercienne, vol. 6, Rochefort 1972. La stessa collana dal 1979 al 1982 nel vol. 21, fuori serie, dedica 18 fascicoli relativi ai manoscritti delle opere di san Bernardo.

2. Fonti Edite

Uno strumento indispensabile per lo studio accurato della storia cistercense fino al Settecento è l’opera di Joseph-Maria CANIVEZ, Statuta Capitulorum Generalium Ordinis Cisterciensis ab anno 1116 ad annum 1786, in otto volumi, Lovanio 1933-1941. Poiché gli innumerevoli riferimenti agli statuti del Capitolo generale non verranno ulteriormente specificati, all’interno del mio libro, indico gli anni relativi ai singoli volumi per agevolarne la consultazione: vol. I, anni 1116-1220; vol. II: anni 122.-1261; vol. III, anni 1262-1400; vol. IV, anni 1401-1456; vol. V, anni 1457-1490; vol. VI, anni 1491-1542; vol. VII, anni 1546-1786; vol. VIII, Indici.

L’opera scritta nel XVII secolo da Julien Paris e poi aggiornata e ristampata da Hagues SEJALON, Nomasticon Cisterciense, Solesmes 1892, costituisce tutt’ora una preziosa raccolta di usi, documenti papali e statuti. Essa è facilmente consultabile perché corredata da un indice analitico suddiviso per temi.

Le edizioni de le fonti cistercensi primitive sono, tra le altre: Philippe GUIGNARD, Les Monuments primitifs de la Régle Cistercienne, Digione 1878; Joseph TURK, Charta Caritatis Prior, in “Analecta SOC”, 1 (1945), pp. 11-61 e IDEM, Cistercii Statuta Antiquíssima, in Ibidem, 4 (1948), pp. 1-159; Canisius NOSCHITZKA, Codex manuscriptus 31 Bibliothecae Universitatis Labacensis, in Ibidem, 6 (1950), pp. 1-124; Bruno GRIESSER, Die “Ecclesiastica Officia” Cisterciensis Ordinis des Cod. 1711 von Trient, in Ibidem, 12 (1956), pp. 1153-288; Jean Baptiste VAN DAMME, Documenta pro cisterciensis ordinis historiae ac iuris studio, Westmalle 1959; ed infine Jean de la Croix BOUTON – Jean Baptiste VAN DAMME, Les plus anciens textes de Cîteaux, Achel 1974. Per una edizione in italiano di alcuni documenti delle origini si rinvia al piccolo volume edito a cura di Goffredo VITI, I primi documenti per la Storia dell’Ordine Cistercense, (1098-1152), Certosa di Pavia 1988.

Per quanto riguarda la Storia dei trappisti del XIX secolo, la raccolta più importante delle fonti è l’opera di Vincent HERMANS, Actes des chapitres généraux des congrégations trappistes au XIXème siècle, 1835-1891, Roma 1975 (estratto degli articoli apparsi in “Analecta Cisterciensia” dal 1971 al 1974).

Gli atti delle sessioni dei Capitoli generali della Comune Osservanza per i secoli XIX e XX non sono stati ancora pubblicati, ma i documenti giuridici più importanti si trovano nei fascicoli periodici degli Acta Curiae Generalis Ordinis Cisterciensis, Roma, Curia Generalizia dal 1932. Notizie di questo periodo si possono trovare in Gerhard B. WINKLER, Zur Vorgeschichte des Generalkapitels von 1900, in “Analecta Cisterciensia”, XXXIV (1978), pp. 274-305; Policarpo ZAKAR, Il Capitolo generale dell’Ordine Cistercense del 1880, in, Ibidem, , pp. 390-422 e Maria Immolata CRONPASS – Policarpo ZAKAR, Die Wakl Leopold Wackarz zum Generalabt. Vorgeschichte, Verlauf, Konsequenzen, wichtigste Dokumente des Generalkapitels vom jahr 1891, in, Ibidem, XXXVI (1980), pp. 3-86.

3. Opere di consultazione

L’unica opera del secolo XX che elenca i monasteri cistercensi sia maschili che femminili è il Répertoire topo-bibliographique des abbayes et prieurés, in due volumi di Laurent H. COTTINEAU, Magon 1939. Nel 1970 Gregoire Poras pubblicò il terzo volume riservato agli indici.

L’elenco cronologico di tutte le abbazie cistercensi maschili tuttora validissimo è quello compilato da Leopold JANAUSCHEK, Originum Cisterciensium, Tomus I, Vienna 1877. Il Tomo II che doveva essere riservato ai monasteri femminili non è stato mai pubblicato.

La Documentation Cistercienne con Maur COCHERIL ha pubblicato il Dictionnaire des monastères cisterciens, Rochefort 1976. Il volume molto bello l’Atlas de l’Ordre cistercien, Parigi 1965, curato da Frederic VAN DER MEER è, da apprezzare più per le sue 878 illustrazioni dell’architettura cistercense che per le carte geografiche o l’elenco delle abbazie. I numerosi errori ed omissioni contenuti in questo testo furono corretti da Maur COCHERIL in “Cîteaux”, 17 (1966), pp. 279-290; da Edgar KRAUSEN – Policarpo ZAKAR in, “Analecta Cisterciensia”, XXIII (1967), pp. 115-152; da Franz SCHRADER in “Cîteaux”, XXI (1970), pp. 5-278 e da Valerio CATTANA sempre in “Cîteaux”, XX (1969), pp. 355-363.

Don BEAUNIER, seguito da Jean-Martial BESSE e da altri, ha dato il via alla stesura di un Repertorio di tutte le fondazioni monastiche in Francia, ma l’opera che ne risultò Abbayes et Prieurés de l’ancienne France, 12 volumi, Parigi 1906-1941, è tuttora incompleta. I volumi sono divisi per Diocesi. Di particolare importanza sono gli elenchi completi del materiale archivistico che accompagnano le singole voci. L’opera Sequania monastica di Jules de TREVILLERS, Vesoul 1949, con un supplemento del 1955, tratta soltanto la regione della Franco-Contea, che viene descritta con abbondanti dettagli, ma allo stesso tempo, con minori riferimenti bibliografici.

L’iniziativa concepita su larga scala è il Monasticon Belge, iniziato nel 1890 da Ursmer BERLIERE e continuato da molti altri studiosi. Fino al 1973 erano usciti quattro volumi; i primi due sono stati ristampati.

Alcune opere moderne che trattano le abbazie delle isole britanniche sono: David KNOWLES – Richard NEVILLE HADCOCK, Medieval Religious Houses: Ireland and Wales, New York II ed. 1972; David E. EASSON, Medieval Religious Houses: Scotland, Londra 1957 e Aubrey O. GWINN – Richard Nivelle HADCOCK, Medieval Religious Houses: Ireland, Londra 1970.

Un breve elenco di tutte le fondazioni cistercensi per entrambi i sessi in tutto il “Sacro Romano Impero” si trova in Germania Monastica, pubblicato per la prima volta nella rivista “Studien und Mitteilungen” e poi edito in un volume a Ottobeuren nel 1917 e ristampato nel 1967.

Per l’Italia si veda l’Appendice al presente volume.

Sebastian BRUNNER, Ein Cisterzienserbuch, Würzburg 1882, fornisce la storia di tutte le abbazie cistercensi sia maschili che femminili dell’Austria, Ungheria e Svizzera. Per quest’ultima nazione, nella collana Helvetia Sacra, nel 1982 sono usciti due tomi III/3, prima e seconda parte dove si parla di tutti i monasteri di osservanza cistercense sia maschili che femminili.

Una buona documentazione per i monasteri dell’Ungheria è reperibile in “Analecta Cisterciensia”, XXXVIII (1982): Miscellanea Zircensia. In memorian octo saeculorum inde a fundatione Abbatiae B.M.V. de Zirc completorum, 1182-1982 e più recentemente: Ferenc L. HERVAY, Repertorium historicum Ordinis Cisterciensis in Hungaria, Bibliotheca Cisterciensis, 7, Roma 1984.

Uno strumento di ricerca di grande utilità è costituito dal Dictionnaire d’histoire et de géographie ecclésiastique, edito da Alfred BAUDRILLART ed altri in 13 volumi, Parigi 1912 -. Purtroppo quest’opera non è andata oltre la lettera “G”.

Gli autori cistercensi più noti, sono trattati nel Dictionnaíre de Spiritualité, edito da M. VILLER ed altri in 13 volumi, Parigi 1937-. Quest’opera è giunta fino alla lettera “R”. La Documentation Cistercienne al volume 16, edito tra gli anni 1975-1979 ha pubblicato il Dictionnaire des auteurs cisterciens, che raccoglie tutti gli autori dell’Ordine attivi fino al 1800. Il Dizionario degli Istituti di Perfezione, diretto da Giancarlo ROCCA, Roma 1974 –, ha pubblicato fino ad ora 8 volumi che coprono fino alla lettera “S”; comprende diversi articoli dedicati ad autori d al monachesimo cistercense.

4. Testi generali di storia cistercense

Il primo tentativo moderno di realizzare un testo scientifico della storia cistercense nel senso globale fu fatto dal fondatore e direttore di “Cistercenser-Chonik”, Gregor MOLLER, il quale pubblicò le conclusioni delle sue ricerche nella sua rivista. Gli articoli riuniti in un solo volume furono pubblicati con il titolo Vom Cistercienser Orden, Bregenz 1927. Il testo presenta sostanzialmente la sequenza degli avvenimenti esterni in ordine rigorosamente cronologico. Una versione ampliata ed aggiorna a di quest’opera fu edita in lingua francese da Eugene WILLEMS, Esquisse historique de l’ordre de Cîteaux, due volumi, N.-D. du Val-Dieu, 1957-1958.

L’opera di Jean de la Croix BOUTON, Histoire de l’ordre de Cîteaux, Westmalle 1959, è un lavoro analogo al precedente. Pubblicata inizialmente a “puntate” con il titolo Fickes cisterciennes, dal 1955 al 1959, è organizzata in ordine cronologico, interrompendo talvolta la narrazione con alcune digressioni. L’autore fornisce un inventario ricco di nomi, date ed avvenimenti, senza però cercare dì imporre su questa messe di notizie delle categorie organiche.

Il mio primo tentativo di elaborare un testo del genere, The White Monks, Okauchee 1953, venne successivamente pubblicato in una versione francese, aggiornata ed ampliata dal titolo, Les Moines Blancs, Parigi 1957. Questa edizione fu tradotta in tedesco dall’abate di Himmerod, Ambrosius SCHNEIDER, Geschichte und Wirken der Weissen Mönche, Colonia 1958.

Gli articoli Cîteaux (Abbazia) e Cîteaux (Ordine) scritti da Joseph Maria CANIVEZ nel Dictionnaire d’histoire et de géograhie ecclèsiastique, XII (1951), (oll. 852-997, presentano una visione generale della storia cistercense, ben corredata di dettagli bibliografici.

Il grosso volume, riccamente illustrato, edito dall’Abate Ambrosius SCHNEIDER, Die distercienser. Geschichte, Geist, Kunst, Colonia 1974, raccoglie studi fatti da diversi autori che trattano principalmente i successi dell’Ordine nei campi della cultura e dell’arte in Germania.

Sempre per il territorio tedesco, in occasione del XV centenario della nascita di san Benedetto, è da menzionare la raccolta di articoli, Und sie folgten der Regel St. Benedikts. Die Cistercienser und das bendediktlnische Mönchtum. Eine Würdigung des abend1ändischen Mönchsvaters als Nachlese zum Benediktus jubiläum, a cura di Ambrosius SCHNEIDER – A. WIENAND, con prefazione dell’abate generale Sigard KLEINER, Colonia 1981; ed i volumi legati alla mostra di Aquisgrana del 1980, Die Zisterzienser. Ordensleben zwischen Ideal und Wirklichkeit, Bonn 1980 e Die Zisterzienser. Ordensleben zwiscken Ideal und Wirklichkeit Ergänzungsband, Colonia 1982. Notevole interesse rivestono anche sei volumi, Mé1anges à la memoire du Père Anselme Dimier, a cura di Benoit CHAUVIN, Arbois 1982-1987.

Infine Louis J. LEKAI, “Les Annales de Cîteaux”de Nicolas Cotheret (1680-1753), in “Analecta Cisterciensia”, XL, (1984), pp. 150-300; XLI (1985), pp. 42-315; e XLII (1986), pp. 265-330.

In questa sezione si possono segnalare le tre collane americane: Cistercian Publications Inc., che comprende The Cistercian Studies Series, che ha pubblicato quasi cento volumi; The Cistercian Fathers Series oltre sessanta e The Cistercian Liturgical Documents Series, nove fascicoli.

5. Riviste Specializzate

La rivista più antica, dedicata alla storia dei cistercensi e tuttora esistente, è “Cistercienser-Chronik”, pubblicata dalla comunità di Mehrerau dal 1889. Un indice completo suddiviso in due volumi raccoglie tutti i nomi e i luoghi menzionati nei primi 75 anni (fino al 1968) è stato redatto dai trappisti di Achel (Belgio) nel 1975. Un breve indice degli autori e dei titoli che si riferiscono ai primi 50 anni fu edito nel 1939.

Il periodico più noto della Comune Osservanza è “Analecta Sacri Ordinis Cisterciensis”, pubblicata a Roma dal 1945. Nel 1966 l’intestazione fu cambiato in “Analecta Cisterciensia”. A questa va aggiunta la “Rivista Cistercense”, edita nell’abbazia di Casamari dal 1984 che rappresenta la continuazione di “Notizie Cistercensi”, pubblicata alla Certosa di Firenze dal 1968 al 1979.

I Cistercensi della Stretta Osservanza (Trappisti) sono impegnati nella edizione delle seguenti riviste: “Collectanea Ordinis Cisterciensium Reformatorum”, a Scourmont dal 1934 e tratta principalmente temi di spiritualità e di liturgia. Dal 1965 il titolo è stato semplificato in “Collectanea Cisterciensia”; “Cîteaux in de Nederlanden”, edita dai monaci di Westmalle (Belgio) dal 1950 e si interessa soprattutto di argomenti storici. Anche per essa nel 1959 la testata fu ridotta a “Cîteaux”; “Cistercian Studies”, a cura delle monache dell’Abbaye de la Paix, Chimay (Belgio), fu iniziata nel 1966: contiene molte traduzioni prese dalle due riviste precedenti (di preferenza i testi in francese) oltre a offrire articoli originali in inglese; “Cistercium revista monastica” pubblicata a Palencia (Spagna) dal 1948, si occupa di storia spagnola ma anche di temi che oltrepassano la penisola iberica.

Esistono tre periodici benedettini che pubblicano articoli di interesse cistercense: “Studien und Mitteilungen zur Geschichte des benediktiner-Ordens und seiner Zweige”, a cura dell’Abbazia di Ottobeuren (Germania) dal 1880; “Revue Bénédictine”, edita nell’abbazia di Maredsous (Belgio) dal 1884 e “Studia Monastica”, iniziata nel 1959 dai monaci catalani di Monserrat.

La rivista più ricca di informazioni bibliografiche, anche se scrive abbastanza raramente sui cistercensi, è la “Revue d’Histoire Ecclésiastique”, pubblicata dall’Università Cattolica di Lovanio a partire dal 1900.

Premessa all’edizione italiana

La traduzione italiana rispecchia fedelmente il pensiero dell’autore, anche se i recenti contributi, aggiunti alla bibliografia, avrebbero comportato, in alcuni casi, valutazioni diverse.

Tuttavia è doveroso da parte nostra segnalare che, per motivi tecnici, si è proceduto ad alcune varianti ed omissioni rispetto al testo inglese. Le varianti riguardano le “Note Bibliografiche” che il Lekai pone alla fine del libro (pp. 400-441). Si è preferito trasferirle all’inizio dell’edizione italiana per mettere subito il lettore di fronte al materiale da consultare. Invece ono stati collocati al termine di ogni capitolo il testo relativo ai singoli argomenti. Inoltre è stata ridotta la bibliografia offerta dall’autore preoccupandosi però di aggiornarla fino al 1989 inserendo i testi più significativi. Le omissioni si riferiscono alle due appendici relative all’edizione di alcuni documenti delle origini e alle varie statistiche (p. 442-486) nonché agli indici dei nomi e dei luoghi (pp. 502-524) e alla documentazione fotografica fuori testo. Pertanto chi vorrà avere una visione completa dell’opera del Lekai dovrà ricorrere necessariamente al testo inglese. I tagli sono stati dettati dalla necessità di inserire l’Appendice sui Cistercensi in Italia e l’elenco delle abbazie dell’Ordine di Cîteaux nella nostra penisola (N.d.R.).

 

L.J. Lekai, I Cistercensi. Ideali e realtà, Certosa di Pavia, 1989.

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