Guadalupe

Storia

L’abbazia di Guadalupe porta il nome del famoso santuario messicano, poiché il suo primo sito era a Pecos, nel Nuovo Messico. Fondata nel 1948, si spostò nell’Oregon nel 1955. Oregon è il vecchio nome del fiume Columbia, che raccoglie gran parte delle acque della regione nord-occidentale del continente. Oggi sta ad indicare la zona che si estende dal fiume alla California.

Sotto il profilo culturale, l’Oregon, distinto dalla California, è molto affine ai paesi a nord del fiume Columbia, vale a dire lo stato di Washington, lo Idaho e gran parte della British Columbia. Questa vasta regione sfoggia bellezze naturali uniche al mondo, dalle foreste al deserto, dalla costa alle montagne, ed è stata popolata da colonie orientali che, nei tempi che furono, a gruppetti lasciarono le loro terre d’origine e si avviarono verso ovest, un po’ alla ventura, senza una meta precisa.

L’Oregon è il paese più povero di chiese di tutta la Federazione. È rispettoso della legge e si batte per la salvaguardia dell’ambiente; ma non ha altri simboli che la modesta ruota di carro dei tenaci pionieri. In prevalenza protestanti, questi ultimi contavano tra le loro file anche gruppi di cattolici. Oggi, dopo la seconda guerra mondiale, nelle aree in cui si professa una fede, la Chiesa cattolica detiene la maggioranza, soprattutto nella capitale, Salem, e nella città principale, Portland. Il comune di Guadalupe, Lafayette, non ha una chiesa da tempo immemorabile, mentre la vicina Newberg dispone di ben 33 chiese per i suoi 11.000 abitanti.

Sulla carta geografica, Guadalupe risulta poco al di sopra del 450 parallelo, in una posizione equidistante tra il polo nord e l’equatore. È il più settentrionale dei monasteri cistercensi negli Stati Uniti, più a nord di Orangeville canadese e sulla stessa latitudine di Rougemont e di Oka. Dista 35 km. da Portland e 47 da Salem.

Nonostante la sua posizione decisamente settentrionale, l’abbazia gode di un clima mite quasi quanto quello di Vina in California, temperato dalla vicinanza del mare ad ovest e protetto dai monti ad est. L’Oregon è considerato dagli orientali come un paese piovoso, non tanto perché l’indice di pioggia sia più alto che altrove, quanto piuttosto perché l’88 per cento delle precipitazioni cade nei mesi più freddi, quando il sole è pallido e licheni e muschio rivestono le foreste di un colore grigio﷓verde.

A differenza di Vina, Guadalupe sorge su un’ondulata crosta di basalto: solo una piccola parte della sua proprietà è adatta all’aratro. Contadini secolari ne coltivano a mezzadria le aree pianeggianti, e i monaci stessi vanno rimboschendo il resto. I maggiori introiti provengono dalla rilegatura dei libri e dalla vendita di torte di frutta.

Il complesso edilizio è realizzato in legno di abete Douglas dell’Oregon, rivestito all’esterno da robuste assi di cedro resistente all’acqua. La chiesa, progettata anche per un’eventuale utilizzazione a granaio, è rivestita all’interno con pannelli di abete canadese.

Su una collina sovrastante l’abbazia, i monaci hanno costruito una cappella﷓santuario, da cui, nei giorni sereni, si può ammirare una catena di vulcani alti fino a 3.000 metri, tra cui si distingue il tristemente famoso St. Helens tuttora attivo.

Guadalupe conserva gelosamente i legami con una vecchia casa cistercense, ubicata a Jordan (72 mn. più a sud), in cui, nel lontano 1904, si rifugiarono alcuni trappisti francesi provenienti da Fontgombault. Uno di essi, più tardi, divenne maestro dei novizi di Valley (oggi Spencer), ove visse fino a vedere un gruppo di monaci, da lui formati, partire alla volta di Pecos per fondare Guadalupe.

Conferiscono una particolare caratteristica all’abbazia l’immensa solitudine, la preghiera assidua e la tenera devozione verso la celeste patrona.