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Morimondo

 

Storia

Quello attuale è il monastero in cui i Cistercensi si trasferirono nel 1136, ma già nel 1341 essi si erano installati a circa sei Km da Abbiategrasso, fra Milano e Pavia, in una località chiamata Coronago o Coronate; i motivi che spinsero i monaci a trasferire dopo così breve tempo la loro sede non sono ben conosciuti, essi potrebbero essere dovuti sia a ragioni di sicurezza che di convenienza, magari in base a donazioni avute o a più convenienti condizioni di acquisizione di aree. Comunque sia stato il 10 novembre avvenne il citato trasferimento in una zona più a ovest detta Faruciola, come ricordato anche da una piccola lapide posta fuori dal monastero.

Presto, grazie all’alacre lavoro dei monaci e il sostegno di numerose donazioni, il monastero si consolidò, diventando un’importante centro agricolo, commerciale e artistico: il periodo di maggior splendore dell’abbazia ricadde tra il 1136 e il 1237, anno in cui l’abbazia fu assalita dai pavesi, nel corso della guerra tra Pavia e Milano. Ma prima di tale funesto evento c’era stata la Bolla Papale del 28 luglio 1171 con cui Alessandro III confermava il monastero di Morimondo nella Regola cistercense e anche il riconoscimento da parte dell’imperatore Federico I Barbarossa, che il 14 gennaio 1175 firmò a favore dell’abbazia un importante documento che la pose sotto la sua protezione; questo diploma fu anche riconosciuto da Enrico VI, figlio del Barbarossa, e da Ottone IV, successore di Enrico, il quale lo confermò con un altro del 30 aprile 12102.

Come già accennato, il monastero fu messo “a ferro e fuoco” nel 1237, precisamente la notte del 3 dicembre e i monaci furono costretti a rifugiarsi in altre abbazie, come Chiaravalle, Viboldone, Acquafredda e Casalvolone; seguirono altre incursioni, nel 1245 a opera di Federico 11 e ancora nel 1266 e 1314 da parte dei pavesi, anche se meno gravi, e tutto ciò causò l’inizio della decadenza per l’abbazia; la Commenda arrivò nel 1450 e fu affidata a Giovanni Visconti, arcivescovo di Milano. Nel 1484 essa passò a Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, che sarebbe diventato papa Leone X; egli, con l’autorizzazione di Innocenzo VIII, confermata con una Bolla Papale, nel 1490 vi trasferì dei monaci di San Salvatore a Settimo, per ripristinarvi l’osservanza. Nel 1496 l’abbazia entrò nella Congregazione di San Bernardo e papa Alessandro VI confermò la riforma “settimiana” attuata qualche anno prima.

Nel 1556 i beni dell’abbazia furono trasferiti da papa Pio IV all’Ospedale Maggiore di Milano e anche i diritti dell’investitura di abate furono soppressi il titolo di abate fu ripristinato nel 1578 dal papa Gregorio XIII. Nel 1564 fu costituita in parrocchia da San Carlo Borromeo.

Con la costituzione della Repubblica Cisalpina l’abbazia fu soppressa nel 1799 e i beni rimasti furono confiscati. Nel 1952 furono chiamati a reggere la parrocchia gli Oblati di Maria Vergine.

Architettura

L’aver dovuto posticipare fino al 1182 gli inizi dei lavori della chiesa ha fatto sì che si fruisse delle esperienze delle abbazie iniziate prima e terminate in poco tempo. Infatti Morimondo è un esempio di architettura cistercense più evoluta che meglio riporta lo stile gotico.

La grande differenza è essenzialmente un maggior slancio dato dalle navate a ogiva. Per quello che riguarda le volte a crociera, esse non sono a base quadrata, ma rettangolare. Questo comporta, dal punto di vista estetico, una maggiore verticalità e un maggior ritmo delle campate. Infatti le campate delle chiese abbaziali costruite precedentemente sono quattro dall’entrata al transetto, mentre per Morimondo sono otto.

La grandezza dell’architettura di Morimondo è data dalla semplicità ed essenzialità dei mattoni a vista. Il rinascimento e il barocco non hanno stravolto lo stile del XII secolo.

Nel chiostro, nonostante gli inserimenti successivi (nel 150() i tre porticati e nella metà del ’700 i due palazzi sul lato nord e su quello ovest) è ancora leggibile la tipologia della cittadella monastica cistercense con la solita distribuzione delle sale e degli ambienti di lavoro; il lato nord del porticato è quello più antico (seconda metà del XII secolo).

La sala capitolare è tra i pochi locali che non sono stati modificati nei secoli successivi; come invece è successo nel XVII secolo al refettorio e alla cucina.

Un’altra peculiarità di Morimondo è quella che, essendo costruita a ridosso di un avvallamento del terreno, presenta il lato est e sud del cenobio edificato con più piani.

Dalla soppressione fino al 1950 I’abbazia fu occupata da famiglie agricole. A quella data iI Cardinal Schuster la affidò agli Oblati di Maria Vergine. Dal 1991 è affidata ai Servi del Cuore Immacolato che l’hanno fatta rifiorire come centro di spiritualità e cultura.

Bibliografia

FRACCARO-DELONGHI, pp. 97-116;

OCCHIPINTI E., Il monastero di Morimondo in Lombardia tra tensioni locali e antagonismi di potere (sec. XII-inizi XIII), in “Nuova Rivista Storica”, LXVII (1983), pp. 527-554;

OCCHIPINTI E., Fortuna e crisi di un patrimonio monastico: Morimondo e le sue grange fra XII e XIV secolo, in “Studi Storici”, XXVI (1985), pp. 315-336.

CALLIARI P., L’abbazia cistercense di Morimondo, Morimondo, 1991.

CALLIARI P., Morimondo. Storia di ieri realtà di oggi, Morimondo, 1981.

GAVAZZOLI TOMEA M. G., S. Maria di Morimondo, in Monasteri Benedettini in Lombardia, Milano, 1980.

Foto

Veduta esterna Veduta esterna
Esterno Particolare della facciata della chiesa Facciata della chiesa
Navata centrale della chiesa vista dall’ingresso Navata centrale della chiesa vista dall’ingresso
Navata laterale sinistra della chiesa vista dall’ingresso Navata laterale sinistra della chiesa vista dall’ingresso Capitello della chiesa Capitello della chiesa Esterno della chiesa
Transetto della chiesa Esterno della chiesa Abside della chiesa Abside della chiesa Transetto della chiesa
Chiostro, lato della chiesa Chiostro, lato del capitolo Chiostro, lato del capitolo Chiostro, lato del capitolo
Galleria del chiostro Particolare di un’antica bifora del chiostro nella galleria della chiesa Galleria del chiostro Galleria del chiostro
Capitolo Capitolo
Morimondo
Nome completo: Morimondo Coronato 
Nome originario: Morimondus Coronatus 
Nomi alternativi: Santa Maria di Morimondo 
 
Ordine originale: Cistercensi 
Ordine attuale: Parrocchia 
Congregazione attuale:  
Filiazione di: Morimond
Linea di: Morimond
N. di fondazione: (Janauschek): 79 
Stato Giuridico: Abbazia 
Figlie
  1. Acquafredda (28/07/1143-1785)
  2. Casalvolone (01/04/1169-14??)
 
Date
Fondata nel: 1134 
Cistercense nel: 10/11/1134 
Chiusa nel: 1799 
Riaperta nel:  
Richiusa nel:  
Indirizzo

20081  Morimondo (MI)
Italia
Regione: Lombardia 
Nazione: Italia 
Diocesi antica: Mediolanensi
Diocesi attuale: Milano
Coordinate:
45.35191117717727, 8.954855334138088
Google Maps wikimapia

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Latitudine: 45° 21' 6''
Longitudine: 8° 57' 17''
Contatti
Telefono:  
Fax  
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Indirizzo Web Web
Wiki     
Stato dell’edificio: Intatto con comunità
Stile dell’edificio: Cistercense primitivo
Visita: Possibile
Attività
Lavori:
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